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Ancora niente risparmio per l’adozione delle scatole nere sull’auto

La responsabilità in questo caso è del governo, che non ha provveduto a emanare i decreti attuativi degli sconti, come del resto ha ricordato anche il presidente dell’Ivass Salvatore Rossi 

Il 9 luglio ha fatto il suo esordio il nuovo regolamento dell’Ivass, l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni. Una notizia positiva solo a metà, visto che gli sconti previsti sulle assicurazioni auto – in particolare per chi accetta di installare una black box o scatola nera sulla propria vettura al fine di consentire un corretto monitoraggio dei comportamenti al volante – non sono ancora da considerarsi obbligatori, a dispetto del progetto originario.

Insomma, nessun ultimatum alle compagnie, almeno per ora.

La responsabilità in questo caso è del governo, che non ha provveduto a emanare i decreti attuativi degli sconti, come del resto ha ricordato anche il presidente dell’Ivass Salvatore Rossi nelle Considerazioni che accompagnano la Relazione sull’attività 2017 dell’autorità di vigilanza sulle assicurazioni.

In altre parole, anche se il 9 luglio è entrato in giro il regolamento che fissa i criteri per calcolare gli sconti, la mancanza di decreti ministeriali “svuota” di significato, almeno ancora per qualche tempo, questa tappa importante. In realtà, il danno è probabilmente minore di quanto potrebbe pesare perché i criteri Ivass in sostanza prendono atto degli sconti medi che vengono già praticati abitualmente dalle compagnie che offrono polizze con scatola nera, limitandosi quindi a renderli obbligatori in futuro (e cioè quando verranno emanati i previsti decreti attuativi). Vista l’attuale situazione della concorrenza per la RC Auto, insomma, i rischi di dover pagare di più di quanto proposto dalle migliori offerte sono bassi, anche se la certezza dovuta all’obbligatorietà degli sconti è una garanzia in più. In particolare, dal 2013 al 2017 le polizze con scatola nera sono raddoppiate in quanto a diffusione e sono passate dal 10% a oltre il 20% del totale, tanto che oggi, come ricorda il presidente Rossi, l’Italia può dirsi «in testa alle classifiche mondiali di diffusione della motor connected insurance».

Ma quali sono questi criteri? Prima di tutto, come si diceva, la scatola nera, che ormai è attiva nel 20% dei contratti RC Auto: questo congegno – oltre a rendere automaticamente più attento alla guida chi lo monta, conscio di essere costantemente monitorato – premia gli automobilisti più virtuosi, rendendo possibile una definizione della polizza assicurativa personalizzata per il guidatore (non è d’altronde un segreto che l’Ivass stia lavorando anche per il superamento delle graduatorie bonus/malus, più generiche e non legate al singolo guidatore).

In alternativa, agli sconti ha diritto che monta sulla sua vettura l’alcolock, ossia quel genere di congegni che impediscono l’avvio del motore nel caso in cui il tasso alcolemico nel sangue superi le soglie stabilite. Infine, sconti anche per chi accetta l’ispezione preventiva del proprio veicolo.

Da ricordare, poi, che esiste anche uno sconto aggiuntivo, applicabile (quando ci saranno i decreti) ai soggetti che negli ultimi quattro anni non hanno provocato sinistri con responsabilità esclusiva o principale o paritaria, a patto che sui loro veicoli siano installati meccanismi elettronici che registrano l’attività del veicolo e che gli utenti risiedano nelle province a maggiore tasso di sinistrosità e con premio medio più elevato, dalla Toscana alla Campania, dalla Puglia alla Calabria.

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 20 Luglio 2018
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