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Meno costi per Amga, rinegoziato il mutuo per il teleriscaldamento

Con la rinegoziazione effettuata dall nuova gestione il tasso d'interesse annuo è passato da 5,7% a un tasso fissio del 2,1%

Rinegoziato il mutuo relativo al teleriscaldamento, sottoscritto da Amga nel 2009. A comunicarlo è la direzione di Amga che attraverso una nota stampa, spiega: «Il mutuo era stato sottoscritto nell’agosto del 2009 e per questa società risultava estremamente gravoso, sia sotto il profilo economico che sotto quello finanziario».

Asservito al teleriscaldamento, il mutuo in questione, dell’importo di 12.500.000 euro, aveva infatti la durata di 12 anni, un tasso variabile Euribor 6 mesi (+ spread 2,5%) che, sommato all’onere del derivato di copertura stipulato contestualmente al mutuo (IRS 3,4%), faceva sì che la società dovesse sostenere un tasso d’interesse annuo effettivo superiore al 5,7% (dato medio 2016).  Non solo: tale mutuo aveva anche imposto l’ipoteca su molti dei beni di AMGA, per circa 25 milioni di euro. 

«A fronte di queste clausole senz’altro gravose – spiega Amga – il 26 luglio scorso abbiamo provveduto a rinegoziare tale mutuo, sottoscrivendone uno nuovo con UBI Banca, per un importo di 6 milioni di euro. Quest’ultimo presenta caratteristiche decisamente più vantaggiose: ha una durata di 7 anni, un tasso fisso finito del 2,1% e ha più che dimezzato il valore delle precedenti ipoteche poste sui beni della società (12 milioni di euro circa)». 

«Tale operazione comporta, in primis – prosegue la nota stampa – un’importante riduzione degli interessi (circa 200.000 euro annui in meno, rispetto alle precedenti annualità), poi l’allungamento dei tempi di restituzione della quota capitale del mutuo, nonché ulteriori finanze (circa 1.200.000 Euro) che la società avrà a disposizione per compiere nuovi investimenti sui territori serviti, piuttosto che per rispondere ad eventuali necessità delle altre società del Gruppo». 

Per la società si tratta di «un’operazione che paleserà i propri vantaggi non solo negli anni a venire, ma già nell’immediato futuro. Giova ricordare che, lo scorso anno, gli oneri derivanti dall’indebitamento finanziario consolidato (proventi oneri finanziari, oneri bancari e altre spese finanziarie), si erano già ridotti in maniera significativa, attestandosi a circa 800.000 euro, rispetto ai circa 2.800.0000 euro registrati nell’esercizio 2012. Tale riduzione è derivata sia dall’incremento dei flussi di cassa legati all’ottimizzazione della gestione operativa, sia da una più efficiente gestione della tesoreria sia da una consistente riduzione dell’esposizione debitoria del Gruppo».   

«A fine del 2012  – conclude il documento –il Gruppo AMGA, a livello consolidato, aveva un carico complessivo di debiti pari a 109 milioni di euro (di cui 65 milioni di euro nei confronti delle banche), mentre al 31/12/2016 l’indebitamento si è attestato a 51 milioni di euro, di cui solo 26 nei confronti delle banche. Facile comprendere come, attraverso quest’operazione, la società abbia proseguito sulla strada del risparmio intelligente».

Redazione
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Pubblicato il 16 Ottobre 2017
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