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“Il mercato del lavoro dell’Ovest Milano tra ripresa e ritorno alla normalità”

È il nuovo quaderno dell' Osservatorio Socio Economico Eurolavoro-Afol Ovest Milano a cura di Andrea Oldrini

"Il mercato del lavoro dell’Ovest Milano tra ripresa e ritorno alla normalità" è il nuovo quaderno dell' Osservatorio Socio Economico Eurolavoro-Afol Ovest Milano a cura di Andrea Oldrini. «Il 2016 – si legge nel documento – costituisce un anno caratterizzato da numerose sfaccettature, che rendono piuttosto arduo il compito di racchiudere in poche righe una sintesi degli andamenti del mercato del lavoro dell’Ovest Milano In questi mesi, infatti, i processi di aggiustamento delle dinamiche occupazionali hanno visto la sovrapposizione di una serie di accadimenti dalla natura estremamente eterogenea e dagli impatti talora anche abbastanza diversificati.

In primo luogo, occorre riconoscere come nell’area, così come, più in generale, un po’ ovunque nel Paese, si assista ad un miglioramento, sancito, pur con alcuni limiti, da una crescita degli occupati, associata ad un calo di coloro che, invece, sono alla ricerca di un lavoro. Inoltre, per la prima volta, da ben otto anni a questa parte, il saldo tra le nuove assunzioni e le interruzioni dei contratti in essere torna ad assumere un segno positivo, interrompendo la lunga serie dei deficit che si sono susseguiti senza soluzione di continuità dal 2008 ad oggi.

Il secondo elemento da portare all’attenzione riguarda il fatto che, anche a fronte di questa tendenza al recupero, permangono sullo sfondo alcune problematiche di tutto rilievo che non possono certo essere trascurate. La più vistosa di esse attiene i livelli alquanto elevati della disoccupazione, per la quale si parla ancora di un’entità doppia rispetto ai valori pre-crisi.

Un terzo elemento da richiamare è rappresentato dal venir meno delle condizioni di eccezionalità che avevano contraddistinto il 2015, si pensi, ad esempio, all’Esposizione Universale, piuttosto che alla decontribuzione associata alle assunzioni a tempo indeterminato, poi riproposta ma in misura decisamente meno generosa. In altre parole, sotto questo profilo, il 2016 rappresenta, dunque, una sorta di “ritorno alla normalità” che spiega la contrazione dei flussi occupazionali registrati nell’Alto Milanese e nel Magentino – Abbiatense. Il segno negativo che si ritrova nei dati non riflette tanto una dinamica congiunturale, quanto, piuttosto, origina dal riassestamento del sistema economico locale a seguito della chiusura della partentesi estemporanea che aveva caratterizzato in maniera anomala l’anno precedente.

Infine, è bene avere presente che gli ultimi anni vanno annoverati tra le fasi di più intensa trasformazione anche per ciò che riguarda parecchie questioni di natura istituzionale, che influenzano, tra le varie cose, l’assetto, l’organizzazione ed i modelli di intervento in materia di lavoro, basti citare l’entrata in vigore del Jobs Act, piuttosto che l’istituzione dell’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro o la costituzione delle Città Metropolitane».

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 07 Luglio 2017
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