Domani, giovedì 23 febbraio 2017, le Lavoratrici ed i Lavoratori dell’ATS della Città Metropolitana (ex Asl), già da settimane in stato di agitazione, in corteo (partenza alle 10.00 da via Statuto Milano), raggiungeranno il Palazzo della Regione dove effettueranno un PRESIDIO-SIT-IN, fino alle ore 12.30.

Solo dal territorio di legnanese, abbiatense e magentino aderiscono 250 lavoratori. Molti gli uffici che rimarranno chiusi, come quelli ancora rimasti in via Savonarola a Legnano (quelli legati all'ospedale sono stati trasferiti nell'ex ospedale), consultori e servizi di prevenzione. 

«Lo stato d’agitazione dichiarato dalla RSU aziendale condiviso e sostenuto dalle OO.SS. territoriali di FP CGIL, CISL FP E UIL FPL, – scrive la segreteria FP CGIL Ticino-Olona –   si è reso necessario per protestare contro la mancanza di attenzione della Direzione Generale per i Servizi Territoriali oggi esistenti fuori dall’ambito cittadino di Milano. Mancanza di attenzione (o scelta consapevole?) che rischia di tradursi in una drastica riduzione dei Servizi sul nostro territorio».

«Da più di un anno – prosegue il comunicato –  chiediamo alla Direzione Generale di aprire un confronto sulla ristrutturazione aziendale, rivendicando la piena salvaguardia dei servizi da erogare ai cittadini e il diritto dei Lavoratori e delle Lavoratrici a non essere de-localizzati.  E’ da più di un anno che chiediamo all’ATS ed alla Regione di farsi carico dei costi della riforma che non possono essere scaricati sui cittadini, e non possono essere coperti riducendo gli stipendi delle Lavoratrici e dei Lavoratori per coprire i maggiori costi della nuova riforma (o controriforma). Protestiamo contro una Direzione Strategica incapace di assumersi la ben che minima responsabilità in autonomia. Ci scusiamo con i cittadini per i disagi che vi saranno, ma lottiamo anche per difendere i Servizi sul territorio. Invitiamo a riflettere a riflettere sulle motivazioni e condividere le lotta delle Lavoratrici e dei Lavoratori. Meglio un giorno di disagio che il disagio di non aver più Servizi sul territorio!»