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Stalker aggredisce la ex: “Questa volta ti uccido”

L'uomo è un 40enne di Castellanza, trovato con una mascherina e bottiglie vuote con odore di acido

«Questa volta ti uccido». Pronunciando queste parole un 40enne di Castellanza ha aggredito la sua ex compagna. Con ogni probabilità voleva usare l'acido per sfregiarla. A fermare l'uomo, munito di una maschera protettiva, salvando la donna, i carabinieri della Compagnia di Busto Arsizio.

Lo stalker è stato arrestato ieri sera, venerdì 4 gennaio, nella zona di Olgiate Olona per atti persecutori e resistenza a Pubblico Ufficiale. L’attività investigativa è partita a seguito della denuncia presentata dalla vittima che da due mesi, insieme al figlio minorenne, subiva atti persecutori, minacce di morte e violenze.

L'incubo della donna è iniziato dopo la separazione. Un crescendo di violenze: spesso la vittima non riusciva a tornare a casa a causa degli appostamenti del suo ex. Lo stalker seguiva la  donna all’uscita dal lavoro e ha persino minacciato i suoi familiari. Preso dalla sua follia, il 40enne ha tagliato le gomme dell'auto della sua vittima.

I Carabinieri della Stazione di Castellanza, considerata l’estrema gravità del reato e l’evidente difficoltà della donna nel protrarre una vita regolare, hanno non solo interessato l’autorità giudiziaria di Busto Arsizio per richiedere una misura cautelare, ma sono intervenuti direttamente per difenderla. Infatti ieri sera, la donna rientrando a casa vedendo il 40enne alle sua spalle ha chiesto subito aiuto: una pattuglia appositamente posizionata in zona è intervenuta.

L’uomo ha tentato la fuga, anche cercando di investire i militari, ma la sua corsa è finita con l’intervento di un'altra vettura dell’Arma. Prima dell’aggressione il 40enne indossava una mascherina protettiva sul viso e nella sua auto sono stati trovati un cacciavite e bottiglie vuote. Non è esclusa la possibilità che contenessero acido da utilizzare per sfregiare l’ex fidanzata, poiché, quando è stato fermato, si sentiva un forte odore di sostanze chimiche all’interno dell’abitacolo.

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 05 Gennaio 2019
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