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Minacce e violenze, i carabinieri liberano la vittima dal suo stalker

Il violento è un 49enne di San Giorgio su Legnano che nella sua follia ha incendiato l'auto dell'amica della sua ex fidanzata - La vittima è di Legnano.

Perseguita e aggredisce la sua ex fidanzata finendo anche per incendiare l’auto di una sua amica. A porre fine all’incubo in cui viveva la vittima, arrestando l’uomo violento, sono stati i carabinieri della Stazione di Parabiago. Lo stalker è un 49enne di San Giorgio su Legnano.

Proprio nel giorno di S.Stefano (martedì 26 dicembre) è stata ufficializzata la notizia: i militari hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip di Busto Arsizio nei confronti del 49enne, su cui gravano importanti indizi di colpevolezza per il reato di atti persecutori. L’uomo, al momento dell’arresto, si trovava in casa e nella sua vettura è stata rinvenuta una certa quantita di “Diavolina”, materiale per accendere la legna analogo a quello utilizzato per incendiare il mezzo dell’amica della vittima.

Secondo la ricostruzione dei fatti, la relazione era iniziata lo scorso anno ed è terminata quest’estate. A porre fine al rapporto è stata la 49enne legnanese. Da quel momento in poi, è iniziata una serie di molestie e atti intimidatori. Un escalation di violenze tra cui anche l’aggressione fisica: la donna, al termine della relazione, è stata bloccata in auto dall’ex che, nel frattempo, ha danneggiato la vettura.

Esasperata, la vittima ha deciso di trasferirsi a casa dei genitori a Parabiago, ma le molestie ed i danneggiamenti sono proseguiti. Recentemente, infatti, l’auto di un’amica, che si era recata a trovare la vittima, è finita carbonizzata dalle fiamme. Ed è stato proprio quest’episodio (accaduto lo scorso 4 dicembre) a convincere la donna a sporgere denuncia.

Immediati gli accertamenti dei carabinieri della Stazione parabiaghese, che hanno consentito di raccogliere numerosi e concordanti indizi tali da richiedere per lo stalker la custodia cautelare in carcere. Tesi condivisa dal pm inquirente e dal GIP che ha emesso la misura cautelare. 

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 26 Dicembre 2017
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