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Dall’operazione “Infinito” parte il blitz anti droga, 27 fermi

È coinvolta marginalmente anche Legnano nella maxi operazione anti 'ndrangheta che ha visto il fermo di 27 persone per traffico di droga

È coinvolta anche Legnano nel maxi blitz anti 'ndrangheta che ha visto il fermo di 27 persone per traffico di droga. Un'operazione attivata dai carabinieri del Comando Provinciale di Milano scesi in campo all’alba di oggi, martedì 26 settembre, nelle province di Milano, Monza e Brianza, Como, Pavia e Reggio Calabria. 

Le indagini si sono avviate a seguito di approfondimenti sull'operazione "Infinito" con la quale è stata smascherata una radicata attività malavitosa presente a Legnano e zona. Infatti, nel 2015 il Nucleo Investigativo del Comando di Milano ha effettuato accertamenti sui noti summit di ‘ndrangheta tenutisi sia qui in città che a Paderno Dugnano. Ed è da questo punto di partenza che è stato possibile identificare i vertice della locale di Limbiate e di individuare un sodalizio dedito al traffico di ingenti quantitativi di cocaina, con base nel comasco, composto prevalentemente da soggetti originari di San Luca, legati a cosche di ‘ndrangheta di notevole spessore criminale.

I tre provvedimenti applicativi di misure cautelari nei confronti di 27 soggetti sono stati emessi dal G.I.P. del Tribunale di Milano, dott. Marco Del Vecchio, su richiesta delle dottoresse Ilda Boccassini, Alessandra Dolci e Sara Ombra della locale Procura Distrettuale Antimafia. Con loro il G.I.P. del Tribunale di Monza, dottoressa Pierangela Renda, su richiesta dei dott. Luisa Zanetti, Salvatore Bellomo e Alessandra Rizzo della Procura della Repubblica di Monza.

I destinatari delle misure cautelari (21 in carcere, 3 agli arresti domiciliari e 3misure interdittive della sospensione dall’esercizio di un pubblico ufficio o servizio) sono ritenuti responsabili a vario titolo di associazione di tipo mafioso, estorsione, detenzione e porto abusivo di armi, lesioni, danneggiamento (tutti aggravati dal metodo mafioso), associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, corruzione per un atto d’ufficio, abuso d’ufficio, rivelazione e utilizzazione di segreti d’ufficio e favoreggiamento personale.

Nel corso delle investigazioni è inoltre emersa la figura di un affermato imprenditore edile di Seregno, che intratteneva rapporti con importanti esponenti del mondo politico e coltivava frequentazioni, rapporti e scambi reciproci di favori con esponenti della criminalità organizzata, a cui chiedeva interventi vari per raggiungere i suoi scopi. In particolare, è stato accertato il ruolo determinante rappresentato da un uomo d’affari durante l'elezione dell'auttuale sindaco di Seregno che al momento risulta agli arresti domiciliari. 

In giornata è inoltre emerso che la Procura di Monza avrebbe iscritto nel registro degli indagati l'ex sindaco di Arconate ed attuale consigliere regionale Mario Mantovani. In merito alla vicenda, il politico sul suo profilo fb ha postato «Avvenuta la perquisizione questa mattina presso i miei uffici in relazione ai fatti (su cui indaga la Procura di Monza) di cui nulla so, che apprendo dai media di stamane e che sono lontanissimi dal mio agire politico e personale. Nulla è emerso. Sempre a disposizione della trasparenza e della legalità».

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 26 Settembre 2017
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