Rifiutavano di prostituirsi oppure "guadagnavano" meno di 100 euro giornaliere? Allora erano botte. Nella serata del primo maggio, al termine di una complessa e articolata attività investigativa coordinata dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Milano, Alessandra Cerreti, gli agenti del commissariato di Polizia di Rho Pero hanno arrestato Ciurar Robert Florin, trentenne rumeno, pluripregiudicato, ricercato dall’8 marzo scorso quando venne raggiunto da un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP Roberta Nunnari: i reati erano induzione e sfruttamento della prostituzione minorile e rapina, con l’aggravante per aver commesso il fatto con violenza.

I fatti a cui si fa riferimento sono stati accertati tra il 2013 ed il 2016 nella zona compresa tra Gallarate e Rho: come viene evidenziato nel capo di imputazione principale il trentenne “induceva ragazze anche di età inferiore agli anni 18 all’esercizio della prostituzione, ne organizzava l’attività, predisponendo orari e luoghi dove svolgerla mantenendo con loro sempre il costante contatto telefonico e controllandone il numero dei preservativi a fine giornata per verificare i guadagni, ne favoriva l’attività accompagnandole quotidianamente nei posti dove le stesse dovevano prostituirsi, fornendo loro il denaro per i preservativi e sfruttandone il meretricio, obbligandole a consegnare i guadagni usando violenza nei loro confronti quando le ragazze non guadagnavano abbastanza". Alcuni "clienti", come spiegato da una delle ragazze, venivano anche aggrediti e rapinati dal trentenne.

Dopo le denunce di due cittadine rumene, di cui una minorenne, e un anno di indagini coordinate dal pm Alessandra Cerreti lo scorso otto marzo era stata emessa l'ordinanza di custodia cautelare in carcere per il trentenne rumeno: l’uomo e la sua compagna Tupangiu Cristina Alexandra, 29 anni, pure lei rumena e pregiudicata (si occupava di reclutare le giovani donne in Romania e dopo avere promesso lavoro in Italia le costringeva a prostituirsi e a consegnare a lui i guadagni) erano però riusciti a fuggire e l'uomo era stato localizzato prima in Spagna e poi in Francia.

Nella serata di ieri, primo maggio, saputo del rientro in Italia dell'uomo che nel frattempo si era messo in contatto con la fidanzata, anch’essa indagata per il medesimo reato, gli agenti hanno deciso di entrare in azione localizzandolo a Gallarate in un caseggiato abbandonato delle Ferrovie dello Stato di via Generale Calvaligi: qui si era dato appuntamento con la donna e qui è stato arrestato dagli uomini del Commissariato di Rho Pero: ora è detenuto nel carcere di San Vittore a Milano.