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Si introduce in una villetta, i carabinieri lo trovano sotto il letto

Il 33enne di origini marocchine è stato condannato a 10 mesi di reclusione

Intensi i controlli da parte dei Carabinieri del territorio durante le festività e proprio nella sera di Pasqua. A Rescaldina è stato arrestato un marocchino di 33 anni, pregiudicato per spaccio e furto: l'uomo si era introdotto all’interno di una villetta dove è stato trovato nascosto sotto il letto della camera da letto, aggrappato alla rete del materasso. Il ladro si era impossessato degli abiti dei proprietari, assenti, e si era lavato nel loro bagno

A segnalare il fatto al 112 sono stati i vicini e una parente che abita accanto. Tre telefonate in contemporanea che hanno segnalato lo stesso fatto. Sul posto i Carabinieri delle Stazioni di Rescaldina e Cerro Maggiore nonché una pattuglia Radiomobile.

Appena arrivati sono usciti dalle abitazioni le persone che avevano segnalato il fatto dicendo di aver visto un giovane scavalcare la recinsione in cemento, alta poco meno di due metri, ed essere sicuri che lo stesso fosse entrato in casa. La villetta era disabitata da anni, da quando i due anziani proprietari sono venuti a mancare. I due fratelli proprietari ritornano di tanto in tanto: l’abitazione era infatti arredata, con luce e gas in funzione, l’acqua corrente, una dimora perfetta.

Anche i Carabinieri, dopo avere scavalcato la recinsione ed ispezionato l’esterno dell’abitazione, circondata da un giardino, hanno trovato le finestre chiuse con le tapparelle abbassate. Il portoncino di ingresso era forzato e subito dietro una seconda porta era chiusa dall’interno e dentro si vedeva la luce accesa. Con un passepartout i militari sono così riusciti ad entrare ispezionando tutti i locali, dalla cantina fino alle camere al primo piano, constatando la presenza dei mobili, dei bagni utilizzati, della cucina perfettamente funzionante con le stoviglie lavate. Al primo piano nell’armadio della camera da letto c'era un pò di confusione e da sotto il letto sporgevano le dita di una mano. Quando i Carabinieri si sono abbassati, hanno trovato il cittadino Marocchino appeso alla rete nell’estremo tentativo di non essere visto. Una volta uscito fuori è stato accompagnato in caserma, ma prima di andare ha chiesto ed ottenuto di potersi portare i suoi abiti, tenuti in una borsa che era già pronta. Era pulito, profumato, ben vestito. Gli abiti che aveva messo in borsa, la borsa ed anche quelli indossati sono stati riconosciuti dai proprietari dell’abitazione come propri ed appartenenti in particolare ad uno dei due fratelli, il minore.

Era ben vestito con gli abiti rubati in casa, e pulito e profumato perché si lavava e profumava in casa.  Anche l’intimo e le scarpe erano stati rubati ma il proprietario ha deciso di rinunciare alla restituzione facendoglieli tenere indosso. Comunque sentito il Magistrato il giovane è stato portato nelle camere di sicurezza della Compagnia di Legnano e il giorno successivo, pasquetta, al carcere di Busto Arsizio dove, all’esito del rito direttissimo, è stato condannato a 10 mesi e 400 euro di multa.

 

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Pubblicato il 18 Aprile 2017
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