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Sgombero alla ex Crespi: ci vivevano 15 persone

L'operazione ha permesso di individuare anche un'attività di deposito, lavorazione e riutilizzo di pallets in legno...

Che nei capannoni abbandonati della ex Crespi – come chiamano i bustesi la struttura industriale abbandonata di via per Inveruno 105 – da molti anni ci fosse un problema di decoro, era ormai evidente a chiunque. Gli episodi di abbandono di rifiuti all'ingresso erano ormai all'ordine del giorno, e la situazione generale restituiva l'immagine di una ditta ormai abbandonata e fatiscente

Di recente, però, alla generica impressione di degrado si era aggiunta una nuova preoccupazione per l'amministrazione comunale, e cioè che all’interno dei capannoni abbandonati potessero svolgersi attività non autorizzate.

Proprio da questa preoccupazione è scattata l'indagine della Guardia di Finanza, culminata nel sopralluogo dello scorso 19 gennaio, effettuato insieme alla Polizia locale, al servizio ATS, e ad alcuni uffici comunali (l'area pianificazione e gestione del territorio ed i i servizi sociali).

Durante l'accertamento, le autorità competenti hanno rilevato la presenza di 15 persone, fra le quali 3 minori, che utilizzavano impropriamente come abitazione i locali della ex Crespi, originariamente destinati ad ospitare uffici o laboratori artigianali.

Non solo: durante il sopralluogo è stato anche accertato lo svolgimento di un'attività di deposito, lavorazione e riutilizzo di pallets in legno non autorizzata e non conforme alle misure di sicurezza richieste dalla normativa in materia di sicurezza negli ambienti di lavoro. Niente contratto di lavoro nè copertura previdenziale ed assicurativa per nove soggetti, la cui manodopera pertanto veniva fornita completamente in nero: per loro, inveitabile la segnalazione alle autorità competenti.

A seguito dell’intervento, i capannoni di via per Inveruno sono stati abbandonati da chi li occupava, anche perchè la Guardia di Finanza ha sottoposto a sequestro la merce rinvenuta all’interno della ditta, che mancava di qualsiasi documento fiscale idoneo a giustificarne la provenienza. 

All'azione dei militari, ha fatto seguito l’ordinanza del sindaco Susanna Biondi, che ha dichiarato l’inagibilità dei locali, ha richiesto alla proprietà di garantire l’inaccessibilità del lotto e dei fabbricati e ha intimato di provvedere alla pulizia e allo smaltimento dei materiali accumulati e di ripristinare immediatamente le condizioni di sicurezza dei fabbricati.

Soddisfatta per il risultato ottenuto l’amministrazione comunale, che ha ringraziato il personale degli uffici coinvolti e in particolare la Guardia di Finanza per la competenza con cui ha operato e per la disponibilità e l’attenzione dimostrata. 

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 27 Febbraio 2017
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