Riaprono i cimiteri ma rimangono chiusi i parchi e la casetta dell'acqua: alla vigilia della "fase 2", Cerro Maggiore prova a fare chiarezza nella matassa di dubbi lasciati dal decreto della presidenza del Consiglio dei Ministri che detta le linee guida per il primo allentamento del lockdown.

Così il sindaco Nuccia Berra con un'ordinanza ha stabilito che le aree verdi cittadine rimarranno, almeno fino al 18 maggio, off limits per la cittadinanza: impossibile, infatti, «garantire una costante e continua sorveglianza delle effettive presenze ed un percorso con un afflusso ed un deflusso preventivamente determinati». Riaprono invece i cimiteri del paese, oggetto nei giorni scorsi di una pulizia straordinaria, ma solo da lunedì a venerdì e dalle 9 alle 12.

[pubblicita]Riapre anche la piazzola rifiuti di via dei Cerri, con Palazzo Dell'Acqua che per l'accesso ripropone il sistema delle carte di identità alterne: via libera nei giorni pari a chi ha la carta di identità con numero finale pari (compreso lo zero) e nei giorni dispari a chi ha la carta di identità con numero finale dispari. In via dei Cerri, temporaneamente, sarà introdotto il senso unico tra via Gramsci e via Ottolini in direzione di via Gramsci. Continua invece la serrata della piazzola rifiuti di Cantalupo: anche in questo caso, non è possibile «garantire la differenziazione dei flussi di entrata e uscita». 

Continueranno, dopo il debutto positivo di mercoledì 29 aprile («I clienti sono stati diligenti e gli ambulanti hanno collaborato fattivamente. I controlli sono stati intensi, ma discreti», spiega l'assessore alla Polizia Locale, Alessandro Provini), ad essere a disposizione dei cittadini i mercati cittadini, ma sempre all'insegna della prudenza e quindi con definizione preventiva per ogni mercato dell'area interessata e dell'assegnazione temporanea dei posteggi, individuazione di un Covid manager per coordinare lo svolgimento, limitazione del perimetro esterno del mercato in modo da individuare un solo punto di accesso ed un solo punto di uscita (con relativa segnaletica dentro e fuori dall'area per individuarli), distanza di tre metri tra i banchi degli ambulanti e di un metro tra i clienti, e messa a disposizione degli utenti di guanti e soluzioni idroalcoliche per le mani da parte degli ambulanti. 

Anche per l'asporto il sindaco ha deciso di dettare regole precise: «la coda non dovrà impedire o arrecare disturbo alla circolazione stradale» e il ritiro dei prodotti all'interno del locale dovrà essere «cadenzato, con la presenza massima di un cliente per volta che deve fermarsi il tempo strettamente necessario per il servizio»