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Cerro Maggiore, un 25 aprile “per le vittime di ieri e di oggi”

Corone di alloro ai cimiteri e ai Monumenti ai Caduti e un video ad hoc di corpo musicale cittadino, ANPI, Compagnia dei Gelosi e giovani studenti per celebrare il 25 aprile

La corsa del coronavirus ha impedito cortei e manifestazioni di piazza, ma non per questo Cerro Maggiore, come tutto il resto del Legnanese, ha rinunciato a celebrare il 25 aprile proprio nel 75° anniversario della Liberazione. Così, con una cerimonia ristretta, il sindaco, il presidente della sezione cittadina dell'ANPI, il luogotenente della stazione locale dei Carabinieri ed il parroco hanno deposto corone di alloro ai cimiteri e ai Monumenti ai Caduti di Cerro e Cantalupo.

[pubblicita]«Durante l'ultimo periodo di guerra civile in Italia sono morti più di 15mila partigiani e circa 13mila combattenti della Repubblica Sociale: 28.000 italiani morti: lo stesso numero di vite che questo virus ha già strappato in queste settimaneè stato il messaggio del sindaco Nuccia Berra -. I numeri lasciano sgomenti. Quest'anno il 25 aprile si celebra in modo sommesso senza celebrazioni pubbliche di rilievo ma non per questo bisogna dimenticare il significato di questa giornata. Oggi ricordiamo la scomparsa di uomini e donne che si sono sacrificati per garantire un futuro sereno a tutti noi. Per questo voglio rivolgere il mio pensiero a tutti i medici, il personale sanitario, i volontari della protezione civile e i militari che si sono sacrificati nella lotta al covid19 mettendo in gioco la loro stessa vita. Oggi preghiamo anche per tutte le persone che in questi giorni ci hanno lasciato all'improvviso e per i loro cari che non hanno avuto nemmeno la possibilità di stargli vicino. Se la guerra contro il coronavirus non è stata combattuta a colpi di fucili non per questo è stata meno tragica ed un fatto su tutti l'ha resa una guerra vera: come i soldati al fronte i malati in questa epidemia sono morti soli. Non poter essere confortati dalla vicinanza dei propri affetti nei momenti ultimi è straziante. Il 25 aprile 1945 segnò la liberazione dall'invasore tedesco, oggi il 25 aprile 2020 potrebbe segnare la fine della fase più dura di una lotta contro un altro nemico, più subdolo, invisibile che si è insinuato silenzioso nelle nostre vite spezzandone molte purtroppo. Non è ancora finita, dobbiamo esserne consapevoli. Ancora in questi ultimi giorni aumentano i morti seppur l'incremento dei contagiati sia nettamente rallentato. Dal 4 maggio si avrà probabilmente un allentamento delle misure di contenimento ma non possiamo e non dobbiamo pensare di tornare a vivere subito come facevamo qualche mese fa. La distanza sociale di sicurezza dovrà essere garantita da provvedimenti di legge ma sarà anche nostro dovere di cittadini comportarci in modo responsabile in segno di rispetto per le vittime di questo virus! L'Italia è forte, tutti insieme ci libereremo presto anche di questo nemico, oggi come allora il nostro genio, la nostra voglia di rinascere ci darà lo slancio per guardare ad un domani diverso, migliore».

Anche il Corpo Musicale Cittadino di Cerro Maggiore, l'ANPI, la Compagnia Teatrale dei Gelosi e le scuole primarie statali dell'Istituto Comprensivo Statale Aldo Strobino del paese, hanno voluto rendere omaggio alla Liberazione, e l'hanno fatto con un video ad hoc: «Il nostro ricordo della commemorazione dei caduti per la Resistenza italiana inizia con le note dell'Inno nazionale – spiega il corpo musicale –. La Compagnia dei Gelosi ha deciso di ricordare questa festa nazionale con la lettura della lettera di una partigiana, il racconto della storia vera di Irma e Luciana e la lettura della poesia "Avevo due paure". Le ragazze e i ragazzi delle scuole primarie statali dell'Istituto Comprensivo Statale Aldo Strobino hanno realizzato disegni per testimoniare la loro idea di Liberazione e di 25 Aprile. Con l'ANPI passiamo poi in rassegna i monumenti che sul suolo cittadino ci ricordano i caduti nel secondo conflitto mondiale».

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 25 Aprile 2020
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