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Rescaldina, 25 aprile: “Facciamo tesoro di quanto ci sta insegnando la pandemia”

Dal sindaco, Gilles Ielo, e dalla presidente della sezione ANPI cittadina, Maria Grazia Pierini, un secco rifiuto al parallelisimo tra la pandemia e una guerra

Il coronavirus ha fermato cortei e manifestazioni di piazza per il 25 aprile, ma non ha impedito a Rescaldina, come al resto del Legnanese, di celebrare il 75° anniversario della Liberazione. E il paese lo ha fatto mettendo in parallelo la situazione di oggi con quella di allora, rifiutando con forza il paragone tra la nuova quotidianità a cui la pandemia ci sta abituando e la guerra.

[pubblicita]«Rifiuto l'accostamento dell'attuale situazione alla guerra, soprattutto nei termini di conflitto armato – è stato il messaggio del sindaco Gilles Ielo –. In questa contesa non ci saranno nè vincitori nè vinti, soprattutto perchè non esistono schieramenti, non esistono oppressori che con violenza cercano di affermarsi a cui si contrappongono gli oppressi che con forza, determinazione e coraggio resistono. Vi sono delle vittime, a cui va il nostro più caro pensiero, che però non hanno avuto la stessa sorte a chi ha subito ed è morto per le violenze, i soprusi e le torture. Le storie che abbiamo ascoltato durante questa ricorrenza negli anni passati ci raccontano delle discriminazioni, dei pericoli e del coraggio nella quotidianità, espresso nascondendo nelle proprie abitazioni o nei granai giovani partigiani o ebrei in fuga, o ancora facendo la staffetta. Rifuggo qualsiasi accostamento alla guerra perchè oggi non abbiamo bisogno di armi per superare questo complesso momento, ma abbiamo bisogno di strutture sanitarie, dotazioni, strumentazioni: non soldati o eroi, ma professionisti che devono essere messi nelle condizioni di lavorare, di curarci, di farci guarire ed eventualmente di trovare un vaccino. Contesto l'accostamento alla guerra perchè le limitazioni alla nostra libertà personale, figlia proprio del sacrificio dei partigiani, non può essere certamente vissuta come allora quale imposizione dell'oppressore, bensì deve essere un sentimento di coscienza civile, di rispetto del prossimo e di senso di responsabilità nei confronti della comunità in cui viviamo. Non dobbiamo insegnare la guerra, bensì il rifiuto alla violenza, dell'egoismo, del sopruso del più frote sul più debole, dell'annientamento di chi non è o non la pensa come noi, il rifiuto dei totalitarismi, delle persecuzioni e della povertà intellettuale. I partigiani hanno lottato in contrapposizione ad un partito, ad una parte politica la cui ideologia è basata sulla discriminazione etnica, la violenza e il conflitto. Senza quel 25 aprile, non avremmo questa Repubblica, non avremmo l'Italia che conosciamo oggi. Attendiamo oggi una nuova liberazione che ci restitusica quella quotidianità voluta e determinata dal sacrificio di molti partigiani, ricordando anche chi affronta l'ardua e complessa sfida di oggi. La liberazione che attendiamo è differente e dovremo fare tesoro di quanto questa esperienza ci sta insegnando e considerare i valori che sono nati dalla base dell'esperienza partigiana per trasmetterli alle generazioni future. Questa è la storia che dobbiamo insegnare nelle scuole, per una società fondata sul rispetto reciproco, sulla solidarietà, sull'equità scoiale, sull'eguaglianza e sulla libertà».

Anche la presidente della sezione cittadina dell'ANPI, Maria Grazia Pierini, ha rifiutato con forza l'accostamento alla guerra: «Anche noi oggi, seppure in condizioni diverse, abbiamo avuto e avremo purtroppo ancora giornate tristi e luttuose, ma come allora non dobbiamo arrenderci. É difficile trovare le parole giuste di fronte a tante perdite di vite umane, però dobbiamo uscirne e per uscirne bene dobbiamo cambiare: meno individualismo, meno egoismo, più solidarietà e soprattutto dobbiamo difendere questo preziosissimo strumento per combattere la pandemia che è il servizio sanitario nazionale. Anche oggi abbiamo molto da ricostruire: ci salveremo se sapremo stare uniti». 

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 25 Aprile 2020
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