Uscite con gli animali domestici sì, ma solo nel raggio di 500 metri da casa e per il tempo strettamente necessario. Divieto di attività sportive all'aperto. Passeggiate entro mezzo chilometro da casa e da soli, o al massimo con un adulto che accompagna un minore o un diversamente abile. Sono questi i punti salienti dell'ordinanza firmata dal sindaco di Parabiago Raffaele Cucchi, che ha dato un ulteriore giro di vite alla possibilità di uscire di casa in queste giornate critiche per la corsa del coronavirus.

Il primo cittadino della città della calzatura è intervenuto anche sulla spesa: potrà uscire un solo componente del nucleo familiare una sola volta alla settimana per l'acquisto di generi alimentari e di beni non di prima necessità e bisognerà rivolgersi al punto vendita più vicino alla propria abitazione. Non sarà considerato come necessità l'acquisto quotidiano di sigarette, ma si potrà comprarle una volta la settimana.

Stop anche agli spostamenti in bici o a piedi se non per le esigenze di lavoro, salute o necessità di cui al decreto del presidente del consiglio dei ministri dello scorso 11 marzo.

[pubblicita]Titolari e gestori delle attività commerciali di cui è consentita l’apertura, per evitare assembramenti di persone, devono obbligatoriamente organizzare l’accesso con modalità contingentate in relazione delle superfici destinate agli avventori. All’interno dei locali aperti al pubblico deve essere rispettata la distanza di almeno un metro tra gli avventori. Il personale impiegato nelle attività a contatto con il pubblico, inoltre, deve essere protetto con appositi dispositivi di protezione individuale. 

«In considerazione della gravità della diffusione epidemiologica del virus», inoltre, verranno individuati uno o più enti ospedalieri «impegnati in prima linea per la tutela della salute pubblica a cui destinare le somme incassate e riscosse a titolo di sanzione per le violazioni dell'ordinanza», sulla cui osservanza vigilerà la Polizia Locale.  

«In questi giorni abbiamo ricevuto troppe segnalazioni di cittadini che, nonostante molteplici comunicazioni e provvedimenti, hanno trovato modalità diverse per non rimanere a casa – commenta il sindaco –. Comprendendo il sacrificio che è chiesto a ciascuno di noi, è altrettanto importante capire che, se non evitiamo il più possibile i luoghi pubblici, aumentiamo il rischio del contagio, quindi delle persone malate, quindi dei morti. Faccio alcuni esempi: se esco tutti i giorni per fare la spesa o comprare le sigarette o una passeggiata al parco magari lontano da casa, aumento la possibilità di contagiare o essere contagiato dal virus, però non lo so subito perchè i sintomi si presentano dopo circa due settimane. Questo significa che le persone sane oggi, potrebbero aver contratto il virus inconsapevolmente chiacchierando al parco insieme ad altri e presentare sintomi tra due settimane. Capite bene che così facendo è più faticoso e lungo fermare l'epidemia. Considerando la gravità della diffusione epidemiologica del virus – continua Cucchi – abbiamo ritenuto fosse davvero necessario intervenire con questa ordinanza prevedendo controlli e sanzioni per chi non rispetterà quanto predisposto. Siamo in guerra e dobbiamo agire come soldati se vogliamo salvare la vita di tutti».

Nei giorni scorsi il primo cittadino di Parabiago era già intervenuto optando per la chiusura al pubblico di tutti i parchi, i giardini e le aree verdi comunali dotati di apertura e chiusura fino al 3 aprile. Chiusi anche i cimiteri cittadini che saranno accessibili solo per eventuali sepolture.