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25 miliardi per l’emergenza, Conte: «Valutiamo misure più restrittive»

REGIONE E SINDACI, QUESTE LE NOSTRE PROPOSTE "RESTRITTIVE" "IO RESTO A CASA" COSA SI PUÒ E COSA NON SI PUÒ FARE POLIZIA LOCALE, INIZIATI I CONTROLLI SUGLI SPOSTAMENTI

Primi stanziamenti per i provvedimenti economici, apertura alla valutazione di misure più restrittive e un clima europeo che sembra essere molto disposto ad intervenire. Al termine del Consiglio dei ministri di mercoledì 11 marzo il premier Giuseppe Conte, il ministro dell’Economia Fabrizio Gualtieri e il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Nunzia Catalfo hanno anticipato i primi provvedimenti sui quali sta lavorando il Governo per rispondere “all’emergenza sanitaria da un alto e a quella economica dall’altro”.

Nella giornata di martedì la Lombardia, sentiti anche i sindaci dei capoluoghi lombardi, ha chiesto una stretta alle misure di contenimento che prevedesse la chiusura delle attività economiche ad eccezione dei servizi essenziali.

QUI LE RICHIESTE "RESTRITTIVE" DI REGIONE E SINDACI INVIATE AL GOVERNO 

Sul punto, in conferenza stampa, il premier Conte ha spiegato: «Ieri c’è stata una videoconferenza come avviene ogni pomeriggio con i governatori del territorio e ci è stata anticipata questa richiesta dalla Lombardia. Ho dato mandato al ministro della Salute Speranza di sollecitare al Governatore Fontana le richieste motivandole, ora siamo in attesa di ricevere le richieste della Regione Lombardia. Non c’è nessuna chiusura alla valutazione dell’introduzione di misure preventive. Abbiamo già adottato una dpcm che estende a tutta la penisola le i provvedimenti in atto nelle zone più colpite ma siamo aperti a nuove misure se ce ne fosse bisogno».

Il premier, su questo tema, ha però aggiunto: «Chiedo una cosa, non tanto rivolta ai governatori delle regioni che sono in contatto con il territorio e conoscono la situazione, ma mi rivolgo invece a tutti coloro che partecipano al dibattito pubblico. Li invito a procedere con grande attenzione e senso di responsabilità. Noi abbiamo come obiettivo prioritario quello di tutelare la salute dei cittadini e rispetto ad altri interessi anche di rango costituzionale questo è prioritario. Ma teniamo conto, però, che ci sono gli altri interessi ci sono e quando disponiamo misure restrittive che incidono sulla vita delle persone dobbiamo essere consapevoli che ci sono diritti sociali, libertà civili, libertà d’impresa. Dobbiamo sempre procedere con attenzione. Stiamo attenti e non affidiamoci ad istanze e reazioni emotive. Dobbiamo seguire un percorso. Abbiamo un comitato tecnico scientifico che guida indicando quali provvedimenti sono utili e quali no e in che momento prenderli».

I primi stanziamenti per i provvedimenti economici

«Tecnicamente – ha spiegato il ministro dell’Economia Gualtieri – abbiamo fatto un’autorizzazione del Parlamento a stanziare fino a 20 miliardi in termini di indebitamento che sono 25 miliardi in termini di stanziamento. La prima misura che metteremo in atto, probabilmente venerdì, impiegherà la metà di queste risorse, l’utilizzo dell’altra metà dipenderà anche da eventuali risorse europee».

«Ci stiamo muovendo – ha spiegato il ministro – attraverso tre principi: ovviamente garantire pieno sostegno di risorse al sistema sanitario nazionale e alla protezione civile, dare risposte di sostegno al lavoro perché nessuno deve perdere il lavoro per il coronavirus e dare liquidità alle imprese, agendo anche sul fronte fiscale».

I provvedimenti per il lavoro

«Al Ministero del Lavoro stiamo elaborando norme che vanno a tutela di lavoratori, imprese e famiglie – ha detto il Ministro Nunzia Catalfo – . Norme che vanno dalla previsione dell’allargamento degli ammortizzatori sociali già esistenti alla possibilità di utilizzo dei fondi di integrazione salariale per le aziende che vanno dai 5 ai 15 dipendenti a una cassa in deroga speciale che va a tutelare tutti i lavoratori indipendentemente dal settore a cui appartengono su tutto il territorio. Insieme a queste stiamo lavorando a norme per la famiglia con previsione di congedo parentale speciale per tutte le famiglie italiane o in alternativa un voucher baby sitter».

La risposta europea

«Sono lieto del clima che si sta definendo a livello europeo – ha spiegato Conte -. C’è molta attenzione alla situazione che stiamo vivendo e la consapevolezza che coinvolgerà tutto il continente europeo. C’è grande apertura per fa fronte alle conseguenze sociali ed economiche. Avrò una video conferenza con la commissaria europea Ursula von der Leyen che si era detta disponibile anche a venire in Italia».

 

 

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 11 Marzo 2020
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