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Coronavirus, i sindaci a Fontana: “Sostegno alle attività commerciali”

Approvata dal consiglio regionale una mozione per misure di sostegno BAR APERTI ANCHE DOPO LE 18, MA... CGIL: I LAVORATORI VANNO TUTELATI

«Misure di sostegno alle attività commerciali, in primis i negozi di vicinato, i piccoli esercizi e le PMI, che si trovano nella cosiddetta "zona gialla"». É questa la richiesta che oltre 60 sindaci lombardi hanno rivolto ieri, martedì 25 febbraio, al governatore regionale Attilio Fontana. Tra i primi cittadini che hanno sottoscritto la richiesta, anche diversi sindaci del Legnanese (Alessandro Barlocco di Villa Cortese, Daniela Rossi di San Vittore Olona, Gilles Ielo di Rescaldina, Susanna Biondi di Busto Garolfo e Nuccia Berra di Cerro Maggiore) e del Rhodense (Angelo Bosani di Pregnana Milanese, Francesco Vassallo di Bollate, Luca Elia di Baranzate, Michela Palestra di Arese e Pietro Romano di Rho).

[pubblicita]LE RICHIESTE DEI SINDACI – Per la situazione di esercenti, piccoli artigiani e lavoratori autonomi, infatti, il contraccolpo legato alla diffusione del contagio da coronavirus si è fatto sentire eccome. Anche nel Legnanese i ristoratori della Rete del Buongusto lamentano un drastico calo della clientela, e a soffrire ancora di più sono gli alberghi, come anche gli ambulanti del mercato di Legano, disertato dai clienti. «Gli equilibri economici, già normalmente precari, sono destinati a diventare insostenibili nel medio lungo periodo – scrivono i sindaci –. […] Anche le PMI vivono settimane difficili, con una riduzione drastica sia delle forniture di materie prime e componenti, sia degli ordini. […] Inoltre devono essere tutelati anche i tanti lavoratori e lavoratrici che ogni giorno garantiscono i servizi educativi e socio assistenziali nelle nostre comunità, o i tanti liberi professionisti che operano negli impianti sportivi e nelle palestre chiuse forzatamente».

Caro Presidente,

facendoci interpreti delle preoccupazioni di moltissimi nostri colleghi sindaci, le chiediamo di farsi portavoce verso il governo perché vengano previste misure di sostegno alle attività commerciali, in primis i negozi di vicinato, i piccoli esercizi e le PMI, che si trovano nella cosiddetta "Zona Gialla" che comprende anche le nostre città.

Già nella giornata di ieri in un giro di visite abbiamo potuto constatare di persona, qualora ce ne fosse stato bisogno, come nei bar, ristoranti, panetterie, saloni di bellezza, centri sportivi, cinema etc. e per i piccoli artigiani così come per i lavoratori autonomi delle nostre città la presenza di clienti si sia ridotta al minimo e quindi gli equilibri economici degli esercenti, già spesso normalmente precari, siano destinati a diventare insostenibili nel medio lungo periodo.

Anche le PMI vivono settimane difficili, con una riduzione drastica sia delle forniture di materie prime e componenti, sia degli ordini, con un riflesso economico negativo facilmente prevedibile e che va a colpire il cuore pulsante delle nostre economie locali.

Riteniamo inoltre che debbano essere tutelati anche i tanti lavoratori e lavoratrici che ogni giorno garantiscono i servizi educativi e socio assistenziali nelle nostre comunità, ad esempio facilitando l’attivazione della Cassa in deroga, o dei tanti liberi professionisti che operano negli impianti sportivi e nelle palestre chiuse forzatamente.
Siamo certi che la sua precedente esperienza quale sindaco di Varese le renda ben presente l'urgenza del problema.

LE MISURE APPROVATE DAL CONSIGLIO REGIONALE – In parte la risposta è gà arrivata. Proprio ieri il consiglio regionale lombardo ha approvato all’unanimità una mozione che impegna il presidente Fontana e la sua giunta a prevedere «misure dirette di sostegno straordinarie – contributi e/o finanziamenti agevolati – nei confronti di tutte le categorie economiche, in particolare piccole e medie imprese e liberi professionisti, colpite dai provvedimenti restrittivi dovuti alla diffusione del coronavirus su tutto il territorio lombardo, e a farsi carico presso il governo nazionale affinché quest’ultimo si faccia promotore di una serie di azioni necessarie a sostenere le attività imprenditoriali, economiche e lavorative in genere, che risultano penalizzate dall’attuale emergenza sanitaria».

Ecco le principali azioni richieste: l’istituzione di un fondo nazionale di solidarietà a favore delle attività economiche, delle famiglie e degli enti locali lombardi che sia operativo il prima possibile; l’esenzione temporanea del versamento dei tributi e degli altri adempimenti fiscali e burocratici, nonché del pagamento delle utenze, per attività commerciali, artigiani, liberi professionisti e categorie produttive colpiti dalle ordinanze restrittive, che non deve riguardare solo le zone rosse, ma l’intera Lombardia; dilazione dei termini di pagamento delle rate dei mutui attraverso l’apertura di un tavolo ufficiale con le banche e gli istituti finanziari; una serie di misure di sostegno e salvaguardia di tutte le realtà economiche e imprenditoriali della Lombardia, la cui attività risulti penalizzata, direttamente o indirettamente (ovvero quelle operanti nell’indotto generato da altre realtà direttamente penalizzate), a seguito delle misure previste dall’ordinanza emanata per tutelare la salute pubblica.

QUI LE MISURE PREVISTE DALLA MOZIONE APPROVATA DAL CONSIGLIO REGIONALE

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 26 Febbraio 2020
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