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Uffici deserti al Parco Alto Milanese, dimessi i dipendenti del Consorzio

I due dipendenti che gestivano la sede del consorzio hanno rinunciato al ruolo dopo avere partecipato ad altri concorsi pubblici - Dimesso anche il custode - A breve il nuovo bando

Sos personale al Parco Alto Milanese. Dal mese di ottobre 2019 gli uffici della Cascinetta, sede del consorzio che gestisce l'ente sovracomunale, sono deserti. I due dipendenti che popolavano l'immobile sul territorio di Busto Arsizio (una figura amministrativa e una tecnica) hanno rinunciato al ruolo dopo avere partecipato ad altri concorsi pubblici e nessuno più risponde alle mail o al telefono. Nel frattempo si è dimesso anche il custode dell'area della Cascinetta dove è rimasta attiva solamente la bottega agricola che vende i prodotti del territorio. Il gruppo di Protezione Civile di Legnano Alberto da Giussano, che ogni giorno opera nel polmone verde,  non riesce appunto a contattare gli uffici. 

[pubblicita]     La defezione del personale è coincisa con la nomina avvenuta lo scorso ottobre nel nuovo presidente del Pam, in rappresentanza dell'amministrazione di Busto Arsizio, Carlo Luigi Bianchi: «Non ci troviamo in una situazione facile ma stiamo lavorando per uscire a breve con un nuovo bando per sostituire il personale. Stiamo poi valutando se sostituire il custode. Anche per la Protezione Civile mi informeró. – spiega il presidente – Nonostante la mancanza delle due figure il Parco ha continuato a vivere con iniziative e anche la manutenzione è stata eseguita. Un ex dipendente ha poi dato la disponibilità a darci momentaneamente una mano. Le Gev continuano inoltre a controllare il territorio anche se il loro lavoro non impedisce di fermare completamente episodi di inciviltà». Il riferimento è all'episodio dei cani trovati morti all'interno di sacchi della spazzatura e l'abbandono di sacchi e materiale edile nelle zone periferiche dell'area boschiva. 

"I tre comuni hanno responsabilità dirette sul consorzio – il commento severo di Giuliano Prandoni, presidente della Protezione civile di Legnano – . Nessuno ci ha avvisati di questa situazione. Almeno il presidente, anche se rimasto solo, anche se neofita, poteva farlo! Noi stiamo continuando a dare il consueto servizio di monitoraggio insieme ai colleghi di Villacrotese e per il bene dei cittadini contiunueremo a farlo. Stiamo inviando, come sempre, al Consorzio i rapporti settimanali per le segnalazioni atte a garantire la sicurezza dei frequentatori del PAM. Posso comprendere il momento di difficoltà che sta attraversando il Consorzio, ma non posso comprendere questa mancanza di sensibiltà nei nostri confronti dopo anni di proficua collabortazione".

L'atteggiamento propositivo del presidente Bianchi resta comunque un punto fermo cui aggraparsi per vedere la luce in fondo al tunnel. Doveroso avere fiducia in un ritorno alla normalità.

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 06 Febbraio 2020
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