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Cucchi teste al Processo Fratus: «Legnano indisponente con i soci minori»

Nuovi teste, tra cui il sindaco di Parabiago Raffaele Cucchi, nell'udienza del processo Piazza Pulita che vede come imputati l'ex sindaco Fratus, e gli ex assessori Cozzi e Lazzarini.

Si infiamma il dibattito nell'aula del tribunale di Busto Arsizio, dove si è svolta un'altra udienza del processo Piazza Pulita, che vede come imputati l'ex sindaco Fratus e gli ex assessori Cozzi e Lazzarini.

La battaglia si è giocata ancora una volta a colpi di bandi, regolamenti e normative. Sempre più definita la divisione tra due fazioni all'interno di Amga, una rappresentata dal Comune di Parabiago con gli altri Comuni soci di minoranza e una dalla ex amministrazione comunale del Comune di maggioranza (Legnano) che, a detta del sindaco parabiaghese, Raffaele Cucchi, sentito come teste, aveva un «atteggiamento indisponente nei confronti dei comuni più piccoli che comportava difficoltà di comunicazione e nel rapportarsi». Lo stesso Cucchi, in uno scambio di mail, chiede il testo del bando per il nuovo direttore, ma non gli viene dato.

[pubblicita]    In alcuni confronti telefonici avuti con l'ex direttore di Amga, Lorenzo Fommei, Cucchi parla di un metodo di fare mafioso (Il teste non dice però a chi si riferisce esattamente) che rappresenta una preoccupazione, mentre Fratus – «con la Lega assoggettata a Forza Italia» – viene criticato per la scelta di non presentarsi più alle assemblee dei soci.

In merito alla transazione della causa di responsabilità nei confronti di alcuni esponenti della precedente amministrazione di Amga, Cucchi si è detto contrario perché, dice sempre in una telefonata a Fommei, non vogliamo «parare il c… ai loro amici».  Cucchi ha inoltre spiegato che l'assemblea dei soci ha deliberato di non aderire alla transazione, ma che il commissario vicario del Comune di Legnano, Giuseppe Mele, ha richiamato i soci a fare una ulteriore valutazione.

Anche lo scioglimento del Cda di Amga e la conseguente nomina dell'amministratore unico avvenuta il 12 dicembre è stato tema di dibattimento anche durante le deposizioni dell'avvocato Stefania Minaudo responsabile legale di Amga. L'avvocato che in veste di esperta sui diritti delle società partecipate del Comune partecipò al colloquio valutativo di Enrico Barbarbarese, ha confermato che sarebbe spettato comunque al sindaco la scelta del candidato. Interrogata dalla difesa, Minaudo ha spiegato poi la diversità dell'avviso di selezione con il concorso per la nuova figura direttiva di Amga Sport, che doveva rispettare punteggi e graduatorie. Concorso, quest'ultimo, che ha creato diversi problemi con le dimissioni di alcuni membri della commissione. La stessa ha descritto una situazione di tensione nella società partecipata che dipendeva anche dal fatto… «se andavi a genio o meno a Fommei».

Tra i teste anche il segretario comunale Enzo Marino. Da lui la conferma che la nomina di  Barbarese era fiduciaria, ma lo stesso ha anche mostrato dispiacere nell'avere trovato già fatto e firmato il bando. Il segretario Marino ha ripercorso le difficoltà insorte dopo le dimissioni di Peruzzi e ha dichiarato come il regolamento riguardante l'incompatibilità di Barabese fosse emerso in un secondo momento su segnalazione di un dirigente comunale, ostacolo superato trasformando il contratto da full time a part-time. Per quanto riguarda il bando per la nomina del curatore artistico Arensi, invece, a Marino era apparsa perlomeno inopportuna la richiesta di dichiarazioni scritte per accertare il contatto con i tre artisti scelti per le mostre del Comune.

Andrà avanti nella prossima udienza fissata per lunedì 16 dicembre l'interrogatorio ad Angelo Magnoni ex membro del Cda di Amga ed esponente della Lega Nord. Rinviati a lunedì anche i teste Massimilano Roveda  e Christian Viceconte.

(valeria arini e gea somazzi)

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 13 Dicembre 2019
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