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Potenziamento Rho-Parabiago, il comitato del “no”: “Troppo impattante”

Il Comitato Rho-Parabiago presenta al ministero le criticità ambientali  POTENZIAMENTO FERROVIA, IL CONSIGLIO LAVORI PUBBLICI APPROVA IL PROGETTO

Il Comitato Rho-Parabiago da sempre contrario al quarto binario non ha accolto con favore il parere positivo del parte del  Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici del progetto di Potenziamento Rho-Gallarate . Progetto invece sostenuto dall'altro comitato, quello che rappresenta i pendolari della tratta Milano-Gallarate. 

[pubblicita] «E’ chiaro che il Consiglio ha valutato solo gli aspetti tecnici del progetto, senza entrare nel merito degli aspetti ambientali. – attacca il comitato contrario al potenziamento -. Se il Consiglio avesse preso in considerazione gli impatti ambientali con la stessa perizia con cui ha valutato gli aspetti tecnici, non avrebbe potuto approvare un progetto che è manifestamente incompatibile con il contesto circostante, nonostante tutte le integrazioni progettuali che possano essere state proposte».

I membri del comitato hanno già inviato al ministro delle Infrastrutture una lettera con le criticità del progetto e le problematiche, a loro parere, irrisolte in merito alla sicurezza e alla compatibilità ambientale: «Ora – scrivono in una nota stampa – rinnoviamo con forza la richiesta affinché non si dia ulteriore corso all’iter approvativo di un progetto troppo impattante per il territorio, in quanto sovradimensionato rispetto al corridoio infrastrutturale in cui è inserito: un corridoio stretto tra le abitazioni che non presenta i margini fisici sufficienti per un ampliamento che garantisca condizioni di sicurezza accettabili e condizioni di vivibilità appropriate per la tutela della salute e della qualità della vita dei cittadini».

Il comitati conclude chiedendo «il rispetto dei cittadini, dei vincoli fisici del territorio e delle sentenze mediante l’annullamento del progetto di Potenziamento Rho-Gallarate, un progetto impattante, incompatibile ed illegittimo».

Abbiamo appreso dalla stampa che nella seduta del 29 novembre il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ha dato parere positivo al progetto di Potenziamento Rho-Gallarate (primo lotto Rho-Parabiago). E’ chiaro che il Consiglio ha valutato solo gli aspetti tecnici del progetto, senza entrare nel merito degli aspetti
ambientali. Se il Consiglio avesse preso in considerazione gli impatti ambientali con la stessa perizia con cui ha valutato gli aspetti tecnici, non avrebbe potuto approvare un progetto che è manifestamente incompatibile con il contesto circostante, nonostante tutte le integrazioni progettuali che possano essere state proposte. Abbiamo già inviato al Ministro delle Infrastrutture una lettera in cui abbiamo esposto le criticità del progetto e le problematiche irrisolte in merito alla sicurezza e alla compatibilità ambientale. Ora rinnoviamo con forza la richiesta affinché non si dia ulteriore corso all’iter approvativo di un progetto troppo impattante per il territorio, in quanto sovradimensionato rispetto al corridoio infrastrutturale in cui è inserito: un corridoio stretto tra le abitazioni che non presenta i margini fisici sufficienti per un ampliamento che garantisca
condizioni di sicurezza accettabili e condizioni di vivibilità appropriate per la tutela della salute e della qualità della vita dei cittadini.
Invitiamo il Ministro a visitare i paesi interessati, per rendersi conto di quanto il previsto raddoppio della sede ferroviaria sia sovradimensionato rispetto al contesto circostante, di quanto pesantemente tale opera stravolgerà i paesi cresciuti intorno alla ferrovia e delle condizioni in cui si troveranno costretti a vivere coloro che abitano (legittimamente) lungo la tratta.
La tratta Rho-Gallarate è una linea fisicamente vincolata e compressa nel contesto urbano: come si può pensare che questa tratta possa sostenere il passaggio di 434 treni al giorno a pochissimi metri dalle abitazioni, con le conseguenti problematiche di rumore, vibrazioni e sicurezza? Non può essere accettabile sacrificare così pesantemente il territorio e i cittadini in nome di qualsivoglia
incremento dei servizi ferroviari (utilizzando peraltro questo incremento come un pretesto di fronte a disservizi che dipendono invece principalmente dalla manutenzione dei treni e dell’infrastruttura). All’inizio del suo mandato il Ministro De Micheli ha dichiarato che le infrastrutture non devono cadere dall'alto,
ma essere condivise con il territorio e che le persone devono essere messe al centro nelle decisioni. Il progetto di Potenziamento Rho-Gallarate è stato invece imposto dall'alto, senza condivisione e senza rispetto per il territorio e per le persone (e senza neppure rispettare le decisioni della giustizia, dal momento che il progetto
attuale è stato ripresentato, senza sostanziali modifiche, dopo essere stato annullato dal TAR e dal Consiglio di Stato).
Chiediamo il rispetto dei cittadini, dei vincoli fisici del territorio e delle sentenze mediante l’annullamento del progetto di Potenziamento Rho-Gallarate, un progetto impattante, incompatibile ed illegittimo.

Comitato Rho-Parabiago

 

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 04 Dicembre 2019
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