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Turista morto, boom per la app che localizza in caso di emergenza

Dopo il caso del turista francese morto in Cilento, in molti hanno scaricato l'app Where Are U, attiva in Lombardia

Boom di download per l'app che localizza con precisione e invia la posizione in caso di emergenza. Il successo record di Where ARE U è lampante nei dati: come fa sapere Areu (azienda regionale emergenza urgenza), a cavallo tra il 18 e il 20 agosto – proprio nei giorni in cui si è scoperto il terribile epilogo della scomparsa del 27enne francese Simon Gautier in Cilento – oltre 32.500 persone hanno scaricato l'applicazione, di contro ai 600-800 download giornalieri abituali.

[pubblicita] COME FUNZIONA WHERE ARE U – Where ARE U è un'applicazione collegata al numero unico di emergenza europeo (112) della Lombardia e di Roma per il distretto 06 e permette di effettuare una chiamata di emergenza con il contestuale invio della posizione esatta del chiamante. La posizione viene trasmessa tramite rete dati o tramite SMS se internet non è disponibile. L'app consente anche di effettuare volontariamente una chiamata muta nel caso in cui non sia possibile parlare: con appositi pulsanti si può segnalare il tipo di soccorso richiesto.

GARZENA: "UTILE SCARICARE LA APP" «Non so se con l'app Where Are U il turista francese ce l’avrebbe fatta – spiega Guido Garzena, responsabile dell'Att 118 Varese Areu Lombardia -. Sono però convinto che se ancor prima dell’arrivo dell'AML, ossia la Advanced Mobile Locator una nuova tecnologia che sta per sbarcare in Italia, la gente scaricasse l’app di Areu, anche dove non c’è il servizio, si potrebbe disporre in automatico delle coordinate della località. Dov'è presente il Nue è prassi la geolocalizzazione. Quindi perché non proporre agli amministratori pubblici e ad altri di raccomandare vivamente agli avventori di sentieri, spiagge di scaricare l’app: bastano pochi click». Ma l'attivazione della tecnologia AML sarà diffusa in tutta la penisola? «Non mi sbilancio – afferma Garzena -ma è questione di gestione di rete. Nel frattempo se tutte le regioni si arrivassero all'unisono non sarebbe male. Certo è anche una questione economica. Di certo bisogna lavorare in modo tale che a tutti i cittadini sia offerto il medesimo standard di soccorso».

IL COMMENTO DELL'ASSESSORE REGIONALE GALLERA – «Un'app può salvare la vita: l'innovazione in ambito socio sanitario non è più una frontiera lontana ma una realtà operativa – sostiene l'assessore regionale alla sanità Giulio Gallera -. La digitalizzazione dei servizi riguarda diversi aspetti del sistema di welfare: l'app 'Salutile' di Regione Lombardia, disponibile su tutte le piattaforme, permette di prenotare esami e visite, localizzare le strutture socio sanitarie più vicine, consultare il proprio fascicolo elettronico o stampare le ricette mediche. Il nostro obiettivo è quello di facilitare la vita dei cittadini in un ambito molto sensibile, fornendo strumenti tecnologicamente adeguati e innovativi».

Redazione
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Pubblicato il 22 Agosto 2019
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