Matteo Salvini di nuovo a Nerviano. Il vicepremier della Lega è tornato anche quest'anno alla Fiera di San Fermo, proprio nella giornata in cui nel pomeriggio il Senato è chiamato a votare sul decreto sicurezza. Il segretario della Lega, reduce da una settimana a Milano Marittima, si è districato tra bancarelle, selfie e sostenitori (che lo hanno applaudito su temi come immigrazione, lotta allo spaccio e grandi opere), attraversando la cittadina dal Comune al gazebo della Lega in piazza della Vittoria.

[pubblicita] «Sono orgoglioso dell'amministrazione leghista di Nerviano e di tutte le altre amministrazioni della Lega che stanno governando nel territorio» le parole del numero uno del Viminale, che ha anche commentato le vicende giudiziario – amministrative che hanno coinvolto Legnano. Sul governo nessun dubbio: o arrivano i sì per le grandi opere e riforme spinte dal Carroccio, o il leader della Lega è pronto a ridare la parola ai cittadini con il voto. «Sicuramente non sto al governo per tirare a campare, per perdere tempo, per fare cosine – ha affermato Salvini -: o si fanno cose importanti (taglio delle tasse importante, riforma della giustizia importante, si sbloccano le opere ferme), oppure torniamo dagli italiani a chiedergli la forza di fare da soli». Da parte della sezione nervianese della Lega, tramite il segretario Romano Panaccio, è arrivato il grazie al ministro e a quanti hanno partecipato.

E se dal vivo l'unica contestazione è stata quella del Comitato Legalità a Legnano, che ha denunciato la situazione di stallo della città, il PD di Nerviano si è mosso invece con striscioni anti – Salvini esposti alla sede di via Rondanini ("No al ministro dell'odio" e "Salvini parlaci dei rubli"), mentre le liste civiche Gente per Nerviano e Nerviano in Comune hanno deciso di esprimere il loro dissenso attraverso due post apparsi su Facebook. GpN ha ironizzato sulla presenza di Salvini mettendo in luce alcune criticità dell'amministrazione trainata dalla Lega come ad esempio il problema del calore eccessivo nella nuova scuola di via Di Vittorio o i lavori all'ex Acli. Nerviano in Comune, invece, punta il dito sulla mancata comunicazione della visita ai consiglieri comunali, cosa che ha fatto venir meno la possibilità di un confronto istituzionale con tutti i rappresentanti politici della collettività e ha criticato la presenza del ministro alla fiera, percepita come propaganda e appropiazione di un unico partito di un momento di festa di tutta la comunità.