Non si può parlare di «estrema gravità ed urgenza», il ricorso di Alessandro Carnelli contro l'ordinanza cautelare del TAR che ha di fatto sospeso il consiglio comunale di Legnano dovrà aspettare. Così ha deciso la quinta sezione del Consiglio di Stato, chiamata a pronunciarsi sull'ennesimo capitolo giudiziario delle vicissitudini seguite alle dimissioni di massa delle opposizioni e dei dissidenti della Lega a fine marzo, che da mesi tengono nel limbo la Città del Carroccio.

[pubblicita]Alla base della decisione del giudice amministrativo, la circostanza che, a seguito della decisione cautelare del TAR,«il Prefetto di Milano ha sospeso il consiglio comunale e nominato un commissario prefettizio per la provvisoria amministrazione del Comune, conferendogli i poteri spettanti agli organi istituzionali»: quadro nel quale non si ravvisano «pericoli di pregiudizio per la continuità e regolarità nell’esercizio delle ordinarie funzioni attribuite per legge all’ente». Con il risultato che non siamo in un caso di «estrema gravità ed urgenza» tali da non poter aspettare fino alla prima camera di consiglio utile.

Insomma, l'ordinanza del TAR per ora non viene sospesa e Carnelli e con lui la Lega dovranno aspettare, perchè per far valere le loro ragioni, secondo Palazzo Spada, è sufficiente una «sollecita fissazione dell’udienza collegiale per la discussione della domanda cautelare». Che è in programma per il prossimo 12 settembre. Lì saranno esaminate le questioni che riguardano sia la legittimità dell'esercizio del potere di surroga del consigliere comunale dimissionario in base allo statuto comunale, sia la riferibilità al difensore civico regionale del potere sostitutivo esercitato.