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I City Angels lasciano i rifugi per senzatetto di Busto Arsizio

Tutto ha origine da un inconveniente brurocratico: un problema informatico dalla sede di Milano

I City Angels lasciano i rifugi per senzatetto di Busto Arsizio dopo due anni. Tutto ha origine da un inconveniente brurocratico: un problema informatico dalla sede di Milano, da cui sono gestite tutte le pratiche a livello nazionale, non ha permesso entro i tempi previsti il caricamento di tutta la documentazione necessaria per la partecipazione alla gara di appalto del servizi sociali sul portale dedicato. Così, l'appalto è passato a una cooperativa di Pavia.

[pubblicita] «L'esito della gara non toglie nulla al grande lavoro che abbiamo svolto afferma il coordinatore provinciale degli "angeli" Andrea Menegotto -, accogliendo diverse persone, vigilando affinché fosse mantenuto costantemente un clima pacifico, di continuo ascolto e senza tensioni e contribuendo al reinserimento sociale di diversi ospiti, che ora sono usciti da un'oggettiva situazione di disagio, hanno un lavoro e una vita autonoma».

«Prima della nostra gestione erano piuttosto frequenti durante gli orari di ingresso ai Rifugi  le chiamate alle Forze dell'ordine per sedare tensioni e principi di rissa fra gli ospiti.  In due anni non abbiamo mai avuto la necessità di far intervenire con urgenza Polizia o Carabinieri, innanzitutto perché abbiamo molto rispetto del loro lavoro e ci è sempre sembrato che distrarli da interventi importanti per questioni risolvibili e problemi che possono essere prevenuti all'origine fosse sbagliato. Inoltre, perché i nostri volontari sono preparati specificamente attraverso corsi e training sul campo per gestire criticità ordinarie tipiche della realtà di strada».

Cedendo la gestione delle strutture adibite al ricovero delle persone disagiate, i City Angels hanno peraltro deciso di lasciare in dotazione al Comune di Busto Arsizio tutti gli arredi e le migliorie apportate in questi anni per il benessere degli ospiti, a partire da alcuni elettrodomestici, reti e materassi che si sono sostituiti alle brandine da campo originariamente messe a disposizione dal Comune.

Sui futuri impegni dell'associazione, a Busto Arsizio, ci sarà una riunione. «Un incremento di operatività è senz'altro prevista presso il presidio ospedaliero di Busto e il territorio di Gallarate, anche a fronte del fatto che rispetto alle altre città dove siamo presenti in provincia, a Busto non siamo mai stati interpellati per una serie di servizi tipici della nostra associazione e pur presenti nel testo del protocollo d'intesa sottoscritto con l'amministrazione comunale – spiega Menegotto -. Fra questi, ad esempio, la vigilanza agli eventi pubblici o il monitoraggio del territorio circa i fenomeni di disagio e devianza sociale. Attività queste che ci vedono, anche in collaborazione con altre associazioni, fra i partner principali della Polizia Locale, dei Servizi sociali e dei diversi enti preposti a Gallarate, Varese, ma anche a Vedano Olona».

Redazione
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Pubblicato il 30 Luglio 2019
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