Dall'inizio dell'anno ad oggi sono stati abbattuti 1.334 cinghiali di cui 174 soltanto nel Varesotto. A fare il bilancio della situazione l'assessore regionale lombardo all'Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi Fabio Rolfi, che oggi, giovedì 25 luglio ha commentato: «Ben 528 con i piani di controllo attuati dalle Polizie provinciali e 806 in poco più di un mese grazie alla caccia di selezione introdotta dalla Regione Lombardia. Continueremo a difendere i prodotti dei nostri campi da una specie invasiva che sta generando danni enormi e che rappresenta un pericolo per la sicurezza».

[pubblicita] Secondo l'assessore Rolfi è massimo l'impegno profuso dalla Regione «nonostante l'assenza di risposte da parte del ministro dell'Ambiente, più volte sollecitato su questo tema. Abbiamo fatto la zonizzazione del territorio individuato, aree vocate e non vocate alla presenza del cinghiale e abbiamo dato la possibilità agli agricoltori autorizzati, che subiscono danni, di abbattere tutto l'anno questi animali».

La caccia di selezione in supporto alle Polizie Provinciali è stata una decisione vincente per l'assessore regionale che ha ricordato anche di voler promuovere una stretta alleanza tra cacciatori e agricoltori. «I piani di contenimento sono messi in pratica dalle Polizie provinciali ormai ridotte all'osso dalla Legge Delrio – ha  precisato Rolfi -. Per questo abbiamo deciso di introdurre nelle province più problematiche la caccia di selezione, che sta fornendo risultati ottimi, soprattutto a Como, Varese e Lecco, anche grazie alla possibilità di utilizzare la tecnica del foraggiamento. I numeri testimoniano come la strada intrapresa dalla Regione sia quella corretta per arginare il problema. L'attività venatoria è fondamentale per l'equilibrio dell'ecosistema».