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Passaggio di consegne al Rotary Castellanza

Il passaggio dall’imprenditore Mauro Barbera al dirigente Ambrogio Castelli 

Sabato 21 giugno ha avuto luogo il passaggio delle consegne al Rotary Castellanza: dall’imprenditore Mauro Barbera (operante nel settore dei compressori aria e gas) al dirigente Ambrogio Castelli (amministratore unico in una società di servizi legata al mondo dello sport con sede a Milano).

Si è tenuto alla villa Porro Pirelli  di Induno Olona, una villa circondata da un parco secolare  che il restauro ha riportato agli antichi splendori.

Nel mondo Rotary il passaggio delle consegne è un evento importante stante la rotazione annuale della carica presidenziale: è l’occasione per tirare le somme per il presidente entrante e per programmare  per quello entrante.

Quale cosa migliore che dare ai due presidenti la parola ponendo loro alcune domande?

Cominciamo da Mauro: “Caro Mauro, è trascorso anche il Tuo anno di presidenza: sei soddisfatto della tua esperienza? Perché?

Si lo sono. E’ stata una bellissima ed emozionante esperienza che mi ha permesso di conoscere meglio il mio club, i club del nostro gruppo, il distretto ed il Rotary. Ho avuto la fortuna di presiedere un club che, in un’atmosfera sempre molto serena e positiva, ha realizzato un importante numero di progetti e di service, cosa che è uno degli scopi principali del Rotary, che hanno una rilevanza sociale molto importante. Ho avuto una bellissima risposta sia da tutti i consiglieri che si sono molto impegnati durante questo mio anno di presidenza che da tutti i soci che mi hanno fatto sempre sentire la loro vicinanza. E’ stato bellissimo il rapporto che si è creato con i presidenti dei club del Gruppo Olona con i quali era davvero un piacere ritrovarsi; grazie a questo clima abbiamo potuto lavorare tanto e bene insieme collaborando a molti progetti ed iniziative. Vorrei anche segnalare la bella collaborazione che abbiamo avuto con i ragazzi del nostro Rotaract, nostri partner in diversi progetti e con l’Inner Wheel . In definitiva è stata un’esperienza veramente gratificante.

Quali momenti / situazioni  ricordi con piacere del tuo anno di Presidenza?

Cercherò di sintetizzare al massimo il resoconto dei tantissimi bei momenti vissuti quest’anno partendo dalla partecipazione alla staffetta della Milano City Marathon indossando la maglia del Rotary. Oltre allo scopo benefico dell’iniziativa, ho apprezzato i sorrisi dei partecipanti e le loro magliette che riportavano le tante associazioni no profit che hanno aderito a questa iniziativa. Ma oltre a questo mi sono reso conto che l’obiettivo di correre i 42 km di una maratona che, per me corridore della domenica, sembrava assolutamente irraggiungibile e improponibile, è stato raggiunto dalla nostra squadra senza dover fare allenamenti particolari e senza faticare più di tanto ………. Portare avanti un progetto Rotariano da soli è impegnativo e difficile e richiede un sacco di tempo; se si riesce a coinvolgere qualche altro socio tutto diventa più semplice e la situazione migliora se si riesce a far partecipare qualche altro club, qualche altra associazione ed anche le istituzioni. E’ stato bellissimo presentarci come Rotary del gruppo Olona al Concerto Grosso organizzato da tutti e sei i club del Gruppo riuscendo finalmente ad avere come spettatori persone che non gravitano nel mondo rotariano. E’ stato un isperato successo il progetto riguardante la prevenzione del tumore al seno indirizzato alle giovani donne ed organizzato insieme al Rotaract, all’università LIUC ed alla associazione Caos Varese: dopo l’interessante conferenza abbiamo dovuto aggiungere 2 giorni di visite gratuite per le ragazze viste le numerose richieste ( e con questo progetto il Rotaract ha meritato il terzo premio come miglior progetto del distretto ). E’ stato gratificante vedere i volti incuriositi dei tanti ragazzi che si sono presentati al liceo Galilei il giorno dell’Operazione Carriere, l’orgoglio e la felicità dei ragazzi che venivano a ritirare i loro attestati di partecipazione ai corsi realizzati grazie al progetto “Laboratorio in Bottega” alle scuole Dante Alighieri, l’interesse suscitato nei ragazzi, nei genitori e negli insegnanti durante le giornate e le conferenze organizzate grazie al progetto sul Bullismo. E’ stato toccante vedere la gioia con cui venivamo accolti dalle ospiti e dalle suore durante la nostra visita mensile alla Mater Orphanorum, la gratitudine dei responsabili della San Vincenzo mentre consegnavamo loro generi alimentari e prodotti per l’igiene da destinare a famiglie bisognose, l’orgoglio e la forza di chi ci fa visitare la Mensa dei poveri di Legnano dopo aver ricevuto il ricavato derivato dal torneo di burraco organizzato con l’inner Wheel. E’ stato importante ricevere dal nostro club gemello di Potsdam la disponibilità a partecipare al progetto riguardante l’acquisto di un pulmino per le suore della Mater Orphanorum di Rionegro in Colombia segno di vera amicizia Rotariana tra i due club

Potendo ritornare nel tempo cosa vorresti invece cancellare o evitare?

Appena ultimato il lavoro, ogni volta che progetto e realizzo un’automazione pneumatica, mi rendo conto che, essendo io molto pignolo, poteva essere fatto meglio …… in fondo tutto è sempre migliorabile. Per questo, col senno di poi e con l’esperienza maturata, sicuramente non cancellerei assolutamente nulla, ma probabilmente farei un po’ meglio tutto.

Cosa pensi della “stanchezza”  che sta colpendo il  mondo dell’ associazionismo in genere ivi compreso il Rotary e il nostro club? Sembra come è emerso anche dall’ultimo Congresso che la ”stanchezza” sia più evidente laddove (Nord America) il Rotary è nato; in Europa si registra una sostanziale stabilità caratterizzata però da un alto “turnover” mentre il Rotary cresce forte in Asia.

[pubblicita]    Penso che la “stanchezza” sia dovuta a due motivi: il primo è la mancanza di tempo libero causata dalla nostra vita che, soprattutto negli ultimi anni, è diventata veramente troppo frenetica. La seconda è la voglia di avere sempre qualcosa di nuovo tra le mani, qualcosa che ci stimoli, qualcosa da scoprire …… forse non siamo più troppo abitudinari. Probabilmente per alcuni paesi asiatici il Roatry e l’associativismo in generale sono una grande ed affascinante novità.

Sei favorevole alla costituzione di nuovi clubs?

Assolutamente si. Lo so che l’esempio è banale, ma, parlando dei club del nostro territorio e tornando indietro di una ventina di anni, se non fosse stato fondato il Rotary “Parchi Alto Milanese” con in organico alcune donne, probabilmente il nostro club avrebbe recepito molto più lentamente le direttive in tal senso del Rotary International perdendo delle grandissime opportunità. Pertanto ben vengano dei nuovi club che non siano dei cloni di quelli già esistenti ma che abbiano delle novità nel loro statuto che li differenzino per le modalità delle riunioni, per le quote annuali da versare, che siano magari più inclini alla progettualità ed ai service ……. Molto spesso è più facile creare qualcosa di nuovo che modificare ed aggiornare qualcosa che è già esistente. Ricordo che se il numero di soci nel nostro distretto è praticamente costante negli ultimi anni è solo grazie ai nuovi soci entrati a far parte di nuovi club.

Quali suggerimenti ti senti di dare agli amici del Castellanza?

Suggerirei di non cambiare mai il clima sereno e amichevole che ci circonda. Ma suggerirei anche di proporsi per essere più partecipi alla vita del club, di prendere gli interclub e gli eventi distrettuali come una grande opportunità per ampliare le proprie conoscenze del mondo Rotary, di vivere con gioia le condivisioni dei progetti dimenticando inutili campanilismi. Ed infine suggerirei a tutti i soci, soprattutto ai più restii, di non aver paura a ricoprire il ruolo di presidente visto che vi posso garantire che è un’esperienza davvero gratificante ed indimenticabile.

Grazie a tutti i soci per avermi dato questa bellissima opportunità.

[pubblicita]      Caro Ambrogio, è arrivato il Tuo momento:

Con quale stato d’animo lo stai affrontando?  dall’assemblea distrettuale del 18 maggio scorso  sono emersi spunti interessanti per il futuro del Rotary:   il sostegno ai clubs ove il Rotary si realizza e si preserva l’effettivo anche con il coinvolgimento delle famiglie dei Rotariani e l’approntamento di progetti umanitari ambiziosi quale mezzo migliore per far conoscere il Rotary. Pensi che sia questa la via che il Rotary debba seguire?

Comincio il mio percorso ed il mio anno di Presidenza con emozione  e con la consapevolezza  e l’impegno nel condividere i valori del Rotary. Circa la via che il Rotary debba seguire sono convinto che in questa sua fase storica il Rotary debbe più che mai  coinvolgere  le famiglie, le persone care e  gli amici,  invitandoli a partecipare alle conviviali,  alle iniziative culturali alle giornate di svago che mensilmente organizzeremo:  condivido pienamente la linea del Presidente Internazionale.

2) Cosa pensi della “stanchezza”  che sta colpendo il  mondo dell’ associazionismo in genere ivi compreso il Rotary e il nostro club?

Sono convinto che un importante deterrente all’apparente  stanchezza sia una puntuale e trasparente informativa  ai soci e il loro  coinvolgimento nelle iniziative del Consiglio Direttivo; ciò favorirà la costituzione di un forte legame con i soci e tra i soci e ciò si rifletterà positivamente, a mio giudizio, anche sulle frequenze alle conviviali.

3) dall’ultimo Congresso Distrettuale  di Villa Olmo dell’ 8 u.s.  è stato riferito  che all’ultimo   Congresso di Legislazione di Chicago è stata discussa una mozione  secondo la quale va dato  ancor più risalto al concetto di “Rotary come organizzazione di servizio” (civil work – servizio alla comunità); sei favorevole?

Assolutamente favorevole: l’azione del club deve essere di stimolo verso i soci con la proposta e la partecipazione alla realizzazione di progetti umanitari; se ciò si realizza, si ottiene il risultato che è il fine ultimo del Rotary: servire e aiutare chi  ha bisogno al di sopra di ogni interesse personaleIn tale ambito dedicheremo, oltre alla continuazione e la valorizzazione dei progetti già in essere,  più tempo nella realizzazione di nuovi progetti a favore di chi nella vita è stato meno fortunato di noi.

4) Quale messaggio ti senti di mandare agli amici del Castellanza?

 Riflettevo in questi giorni sulle difficoltà di questo momento per tutte le associazioni in genere ivi compreso il Rotary di arruolare nuovi soci ma penso che oggi più che mai dobbiamo pensare alla qualità del club più che alla quantità dei soci. Agli amici soci del “Castellanza” chiedo solidarietà nella condivisione di valori ed iniziative comuni di servizio per vivere il Rotary restando sempre  “connessi”.

E allora: grazie a Mauro e buon lavoro da parte di tutti i soci del Castellanza!

E la serata? E’ stata una bella serata.

Mauro ha  ringraziato il suo Consiglio Direttivo per il sostegno avuto durante il suo anno difficile ma pieno di gratificazioni e ha inteso  attribuito le Paul Harris Fellow a Nicola Guastadisegni (past Governor distrettuale) , Nicoletta Stauder  (past president del clu) e Betty Roveda (moglie del socio  Luca) come riconoscimento dell’attività svolta all’interno del Club.

Ha fatto seguito la spillatura e il  passaggio del collare al nuovo eletto:  momento topico e sempre vissuto dai protagonisti con  grande  emozione e Mauro e Ambrogio non hanno fatto eccezione! Ambrofio ha inteso  ringraziare  le socie e i soci per il prestigioso incarico che gli hanno attribuito , i Presidenti del Gruppo Olona, consorti e ospiti per aver condiviso la serata, e last but not least la moglie Pia, che ancora una volta sarà al suo fianco con il suo sempre valido aiuto, perché vivere il Rotary significa anche condividere i momenti importanti con le persone care.

A cura di Carlo Mescieri 

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 25 Giugno 2019
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