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Canegrate, incidente sul lavoro: proseguono le indagini dell’Ats

Ancora in fase di accertamento la dinamica del drammatico incidente - I sindacati tornano a parlare di sicurezza sul lavoro

È ancora in fase di accertamento la dinamica del drammatico incidente sul lavoro avvenuto ieri, martedì 18 giugno, a Canegrate, durante il quale un operaio è precipatato a terra da un'altezza di 7 metri. 

Secondo la ricostruzione dei fatti effettuata dagli operatori della ATS Città Metropolitana di Milano PSAL Milano Ovest, l'uomo non ha 65 anni – come emerso in un primo momento – bensì 55 ed è originario del Marocco.

[pubblicita]L'operaio, dipendente di un’impresa edile di Cassano Magnago, stava lavorando in un capannone in ristrutturazione di via Treviso per la rimozione della copertura in eternit. Poi, a causa dello sfondamento di una tramezza non portante della copertura del capannone, è caduto a terra. Il 55enne è stato portato in codice rosso al pronto soccorso di Legnano, dove si trova tuttora. Per il momento non ci sono aggiornamenti sulle sue condizioni, subito apparse gravi. 

Mentre le indagini sono ancora in corso, le segreterie territoriali Feneal Uil Filca Cisl e Fillea Cgil tornano a parlare di sicurezza sul posto di lavoro, rivendicando l’applicazione del CCNL edile a tutti i lavoratori impegnati nei cantieri e ribadendo che «la sicurezza deve essere considerata dalle imprese un investimento e non una spesa»

Di seguito la nota integrale firmata da Feneal Uil Filca Cisl e Fillea Cgil


Le Segreterie Territoriali Feneal Uil Filca Cisl e Fillea Cgil esprimono la loro sincera solidarietà al operaio infortunato sul lavoro nell’incidente verificatosi ieri sul cantiere in via Treviso a Canegrate. L'infortunio di ieri è la dimostrazione dei livelli di destrutturazione che molte imprese hanno raggiunto in edilizia. Il lavoro e i Lavoratori non sono considerati un valore, ma solo un mezzo per risparmiare aumentando i profitti. 

Gli organi competenti faranno le indagini dovute e stabiliranno la dinamica, le cause e le responsabilità di ciò che è avvenuto.

Le Organizzazioni Sindacali dell’edilizia da tempo sollecitano il completamento di quanto previsto dal DLGS 81/2008 con la costituzione della patente a punti (strumento fondamentale per la selezione ed il sistema di qualificazione delle imprese), l’intensificazione dei controlli e l’aumento delle sanzioni in materia di sicurezza sul lavoro, il ripristino del DURC nella sua forma originaria passando in tempi brevi alla certificazione della congruità e il contrasto al lavoro irregolare moltiplicatore di incidenti e di infortuni mortali. La sicurezza sul lavoro deve essere considerata dalle imprese un investimento e non una spesa, deve essere considerata un prerequisito e non una variabile dell’organizzazione del lavoro. Pertanto l’obiettivo è che i lavoratori dopo una giornata di lavoro ritornino alla loro case tra gli affetti delle loro famiglie.

Per queste ragioni Feneal Filca e Fillea rivendicano l’applicazione del CCNL edile a tutti i lavoratori impiegati in cantiere con l’obiettivo di assicurare una adeguata formazione, rivendicano uguali diritti e uguali prestazioni, rivendicano una efficace lotta alla corruzione e all’illegalità che sono foriere di mancate applicazioni delle norme legislative e contrattuali.

Il fondamentale ruolo degli RLST, con la recente messa in rete a livello regionale lombardo, deve avere in futuro maggior efficacia ai fini del rispetto delle norme sulla sicurezza sul lavoro nella quotidianità del cantiere.

La sicurezza sul lavoro e la lotta agli infortuni non è solo un problema sindacale, ma sociale, politico e istituzionale perché misura il tasso di rispetto che una società ha nei confronti di chi suda salario.

Salvatore Cutaia Feneal Uil, Paolo Francioli Filca Cisl e Agron Hysaj Fillea Cgil

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
Noi di LegnanoNews abbiamo a cuore l'informazione del nostro territorio e cerchiamo di essere sempre in prima linea per informarvi con attenzione.
Pubblicato il 19 Giugno 2019
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