Quantcast

Fondazione Sant’Erasmo, “A…per non dimenticare” fa le valigie

Da fine mese l'associazione non si appoggerà più ai locali della fondazione - Polemica sulle motivazioni del "trasloco"

L'associazione "Alzheimer – A…per non dimenticare" fa le valigie e lascia la Fondazione Sant'Erasmo, dopo averne fatto la propria "casa" per circa una decina di anni. E lo fa sbattendo la porta, lasciandoci alle spalle uno strascico di polemiche che vanno ad aggiungersi a quelle fra il vecchio e il nuovo consiglio di amministrazione della struttura. 

[pubblicita]La scadenza del contratto che lega le due realtà, dando all'associazione la possibilità di fruire settimanalmente di alcuni spazi all'interno della RSA di corso Sempione, è fissata al 30 giugno. E per il rinnovo, quest'anno, la fondazione ha deciso di chiedere un contributo: «Fino ad oggi l'associazione ha usufruito dei locali gratuitamente – spiega il presidente Domenico Godano –, ma ora abbiamo ritenuto che ai nostri ospiti non debba essere accollato neanche un centesimo in più rispetto a progetti esterni. Abbiamo chiesto 5mila euro all'anno più IVA, su decisione unanime del CdA: è un contributo minimo, che non copre nemmeno integralmente le spese, ma abbiamo deciso per questo importo proprio perchè si tratta di un servizio importante per la città».

Anche perchè non si tratta di una presenza ad "impatto zero" per la fondazione: «Quelli messi a disposizione dell'associazione non sono spazi di rappresentanza, ma locali abitualmente utilizzati dal nostro personale – sottolinea il direttore generale della Sant'Erasmo Livio Frigoli –: non abbiamo chiuso le porte, ma abbiamo ritenuto di richiedere un contributo (negli ultimi anni l'associazione aveva comunque dato un contributo in forma di donazione, regalando alla struttura un corso di arteterapia e uno di danzaterapia, per un valore pari a 1.500 euro, ndr)».  

Non è questo, però, secondo la presidente dell'associazione Laura Viganò il motivo che ha spinto l'associazione a decidere di "traslocare". «Lavoriamo qui da dieci anni – ribadisce Viganò – e abbiamo sempre trovato la massima collaborazione, mentre nell'ultimo anno siamo stati ostacolati in tutti i modi: la richiesta del contributo ad una onlus è solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Abbiamo anche chiesto di poter parlare con il CdA ma non è stato possibile».

Un'altra vicenda, insomma, che sembra destinata a far parlare ancora di sè.

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
Noi di LegnanoNews abbiamo a cuore l'informazione del nostro territorio e cerchiamo di essere sempre in prima linea per informarvi in modo puntuale.
Pubblicato il 05 Giugno 2019
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore