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ANPI: “Legnano si rialzi con l’orgoglio partigiano di sempre”

A Mazzafame la rievocazione annuale dei fatti della Resistenza legnanese porta a un appello alla città.

[pubblicita]       Annuale cerimonia commemorativa a Mazzafame, teatro di un drammatico scontro d'armi tra nazifascisti e partigiani il 21 giugno 1944. Iniziativa sempre promossa dalla sezione legnanese ANPI, associazione  garante dei valori della Resistenza e della Democrazia.

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Cascina Mazzafame: Commemorazione ANPI 4 di 12

«La testimonianza di cosa fu la Resistenza – ha così ricordato Primo Minelli, presidente ANPI – l’abbiamo ricavata dai racconti di tutti i protagonisti. Turconi afferma esplicitamente il consenso di massa che la Resistenza aveva, infatti la lotta di Liberazione fu una lotta di tutto il popolo. I testimoni diretti di quel tempo stanno esaurendosi, tocca a noi eredi politici e istituzionali, tramandare la memoria di cosa furono il fascismo e la Resistenza, di cosa furono le leggi razziali , di cosa fu la guerra, di cosa furono gli scioperi nelle fabbriche legnanesi, di cosa fu la dittatura».

Nel discorso di Minelli, non solo lotta partigiana, ma attenzione anche al momento storico legato a un revisionismo del passato e a rigurgiti fascisti: «Occorre sempre ricordare che gli avvenimenti legati al fascismo non si realizzarono all’improvviso, ma che furono preceduti da scelte politiche che prepararono il terreno per le guerre, per le leggi razziali, per l’instaurazione di tribunali speciali e per attuare repressioni feroci. Vigilare e non illudersi che l’uomo forte e unico al comando risolva i nostri problemi. Occorre invece praticare la democrazia garantendo la pluralità delle opinioni, solo cosi impediremo il ripetersi di una storia tragica come quella che abbiamo vissuto in un recente passato.Si avverte un clima non positivo, con linguaggi violenti aleggiano idee tese ad omologare il pensiero unico, si evidenziano cattiverie ed intolleranza alle opinioni diverse, è presente un antisemitismo strisciante, si discrimina chi viene considerato diverso: i migranti, i gay, i rom, i poveri come se esserlo fosse una colpa. Tutto ciò è molto preoccupante».

Infine, impossibile per Minelli non dedicare un accenno alle vicende politiche cittadine: «Oggi assistiamo con sgomento a ciò che è successo nella nostra città, dove purtroppo non si è praticato una buona politica, affossando ulteriormente la partecipazione delle persone e soprattutto dei giovani alla vita politica e sociale della nostra città. Vorrei ricordare che in un passo della nostra Costituzione si dice esplicitamente che chi è chiamato a ricoprire incarichi pubblici ed istituzionali deve svolgerli ”con disciplina ed onore”. Legnano si rialzi con l’orgoglio Partigiano di sempre».

Come da tradizione, la rievocazione ha avuto protagonisti anche gli studenti della scuola media Dante Alighieri con la lettura di testi collegati alla Resistenza

Per il discorso integrale di Primo Minelli, clicca qui

Immagini a cura di Luigi Frigo

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 20 Maggio 2019
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