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Discarica di Cerro, il Comune: “Pronti a lottare”

L'amministrazione e il sindaco Berra garantiscono impegno per non vedere riaperta la discarica al polo Baraggia

Cerro Maggiore è pronta a continuare a lottare contro la riapertura della discarica al polo Baraggia. La garanzia arriva direttamente dal Comune, dopo la notizia del ricorso al TAR di Ecoceresc (ex Simec).

[pubblicita] «Abbiamo già lavorato con il nostro avvocato e con il Comune di Rescaldina per rispondere in modo adeguato e, finalmente, tutelare i nostri concittadini ed il nostro territorio tanto martoriato – fanno sapere il sindaco cerrese Nuccia Berra, l'assessore all'ambiente Antonio Foderaro e il consigliere delegato alla discarica Alessandro Provini -. Abbiamo messo a punto una strategia assai complessa e variegata. Siamo prontissimi a confermare il nostro impegno, oggi come in campagna elettorale, per riambientalizzare il territorio della ex discarica. In questi mesi abbiamo lavorato a progetti che coinvolgano le scuole e tutta la cittadinanza, perchè questa dovrà essere la battaglia di tutta la nostra comunità».

Per mettere un punto definitivo alla questione, Cerro e Rescaldina hanno già pronto anche un nuovo progetto per l'area Baraggia, concordato anche con il pool legale che sta seguendo la vicenda, che prevede una riambientalizzazione dell'area con terre e rocce di scavo provenienti dalla vicina area dove sorgerà l'ampliamento di Auchan.

Dall'amministrazione Berra, però, si registra anche un certo dispiacere per quanto emerge dal primo postulato del ricorrente: «l'accordo siglato nel giugno 2011 con i Comuni di Cerro e Rescaldina, che prevedeva un termine massimo di otto anni per il riempimento con terre e rocce di scavo, non impediva la presentazione di un progetto alternativo con presenza di rifiuti (come invece descritto puntualmente all'interno dell'Accordo di Programma del 1999 chiuso definitivamente con atto sottoscritto dalla giunta di Antonio Lazzati)!». E, dunque, l'attuale maggioranza taccia di «leggerezza le precedenti amministrazioni 'civiche'» che si sarebbero dimenticate «di inserire la clausola più importante: ambientalizzazione senza conferimento di nuovi rifiuti. Oggi paghiamo a caro prezzo quella superficialità e la poca competenza politica in una materia così complessa».

Redazione
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Pubblicato il 09 Maggio 2019
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