In occasione della riapertura del Calderara prevista sabato 11 maggio dopo il percorso di recupero e di ristrutturazione integrale in fase di completamento, l’amministrazione comunale ha lanciato una campagna di recupero della memoria tra i concittadini che hanno fatto parte della storia di Vanzago.

[pubblicita] Con il termine degli spostamenti nell'ala laterale di tutti gli uffici comunali, infatti, tutto il piano terra del corpo centrale del Calderara ospiterà la nuova biblioteca. «Sarà restituita così ai vanzaghesi questa bellissima villa, simbolo della comunità e motivo di orgoglio – spiega l'amministrazione –, salvata dal degrado e dall’incuria del tempo e che darà alla nostra comunità un centro culturale moderno e innovativo di notevole spessore artistico e simbolico».

Per raccontare cosa è stato il Calderara in passato, l'amministrazione ha chiesto di inviare in Comune entro sabato 27 aprile copie delle fotografie significative della villa, documentazione varia o anche degli scritti, contenenti memorie, ricordi, aneddoti, storie. «Con le copie del materiale raccolto si potrà così tramandare la memoria del Calderara a chi lo ha conosciuto solo recentemente e a chi lo potrà apprezzare un domani – continua l'amministrazione –, perché senza memoria, infatti, non c’è futuro! Le prime fotografie e racconti ricevuti danno idea di quanta vita è passata per la Villa Calderara: dopo il periodo delle famiglie di proprietari, ci sono stati svariati utilizzi tra cui quello di scuola o di abitazioni private, prima di diventare sede del Municipio nel 2001. Tra le leggende, c’è quella di cunicoli sotterranei e di storie delittuose…».