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Selfie con armi e droga, incastrati i pusher dei boschi del luinese

Sei i malviventi arrestati per detenzione illecita di armi - Alcuni di loro sono sospettati dell’incendio scoppiato nelle aree boschive tra Montegrino e Cugliate.

I pusher dei boschi della Val Marchirolo e Valganna incastrati dai selfie sul cellulare. Sei i malviventi arrestati per detenzione illecita di armi e alcuni di loro sono sospettati di aver provocato l’incendio scoppiato nelle aree boschive tra Montegrino e Cugliate.

[pubblicita] È il risultato dell'operazione eseguita dai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Luino impegnati a contrastare il fenomeno dello spaccio nei boschi delle valli luinesi. 

I SELFIE – L’attività d'indagine è iniziata in seguito a due episodi specifici. Il primo riguarda l’incendio boschivo accaduto il 30 dicembre scorso a Montegrino Valtravaglia. Nel corso delle operazioni di spegnimento, i carabinieri Forestali di Cunardo hanno rinvenuto un telefono cellulare parzialmente bruciato. L’analisi del dispositivo ha portato ad alcune fotografie, che ritraevano tre stranieri intenti a maneggiare pistole e fucili.  I militari sono così riusciti ad identificare il trio: le catture sono state eseguite singolarmente, tra il 9 gennaio ed il 19 marzo. Si tratta di un 20enne, rintracciato all’interno di una casa abbandonata in via Lugano a Luino, un 30enne ed un 40enne, entrambi individuati a Milano in collaborazione con i Carabinieri del Nucleo Investigativo del capoluogo di regione.

L'AUDI A MARZIO –  Il secondo episodio decisivo è stato il ritrovamento di un’Audi A3, posteggiata vicino a un’area boschiva nel comune di Marzio. Anche in questo caso, i militari dell’Arma hanno provveduto ad estrapolare tutte le informazioni contenute in un telefono cellulare rinvenuto nel cruscotto del veicolo, accertando che l’auto era in uso ad un gruppo criminale proveniente da Milano, che cedeva lo stupefacente nei boschi della Val Marchirolo e Valganna. I tre marocchini avevano scattato delle foto in cui imbracciavano armi lunghe e maneggiavano cocaina

Nei loro confronti il Tribunale di Varese ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, eseguita dai carabinieri giovedì scorso, 15 marzo, durante un’operazione di rastrellamento in prossimità della “sbarra”, località di spaccio situata lungo la strada che conduce alla frazione di Boarezzo del comune di Valganna.

LE ARMI – Nel corso dell’operazione sono state recuperate le armi nascoste nel bosco (una carabina “Flobert” provento di furto, una doppietta calibro 16, un coltello a serramanico ed una roncola), munizioni di vario tipo ed oltre 100 grammi di cocaina, 50 grammi di hashish e 20 grammi di eroina destinati allo spaccio.

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 22 Marzo 2019
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