Dopo 9 ore il 22enne è sceso dalla gru. È andata a buon fine la trattativa sindacale intrapresa, tra le mura del Commissariato di Legnano, con i titolari delle due aziende coinvolte. Dopo le 22 e 40 il giovane egiziano di Milano, salito sull'elevatore posizionato nel cantiere Aler di via Porta alle 12 del 4 di febbraio per chiedere i soldi che non gli erano stati pagati, ha accettato di scendere a terra. Ad aiutarlo i Vigili del Fuoco di Legnano e Milano: il ragazzo sta bene ed è tornato a casa con i suoi colleghi. 

[pubblicita] I sindacalisti sono riusciti a trovare un compromesso e la trattativa tra l'azienda e le parti sindacali proseguirà «domani mattina, martedì 5 marzo – spieganno i sindacalisti – effettueremo un incontro nella sede Seli a Monza: l'obiettivo è quello di tutelare i lavoratori».

Importante, anche, il lavoro di mediazione svolto dalla Polizia di Stato di Legnano guidata dal vice questore aggiunto D'Auria.

UN POMEGGIO DI TENSIONE

L'operaio è salito sulla gru all'ora di pranzo del 4 febbario nel cantiere dove recentemente erano ripresi i lavori per completare i 52 appartamenti di edilizia popolare.

La tensione è salita quando ha  minacciato di lanciarsi nel vuoto per chiedere gli stipendi arretrati che non gli sono stati pagati dal proprio datore di lavoro, una società a cui la ditta Seli, che ha in carico il cantiere di Aler, ha subappaltato i lavori. Oltre che per lui, l'operaio ha chiesto gli arretrati per i suoi cinque colleghi.

Sul posto sono accorsi numerosi mezzi, tra cui un'ambulanza della Croce Bianca di Legnano, i Vigili del Fuoco, la Polizia di Stato con il vicequestore aggiunto Umberto D'Auria, i Carabinieri della Stazione di Legnano, l'assessore alle politiche sociali di Palazzo Malinverni Ilaria Ceroni e il dottor Giorgio Bianconi, responsabile del CPS di Legnano. Sul posto anche altri suoi colleghi che hanno cercato di mediare.

Intorno alle 15.30, in via Porta è arrivato anche il nucleo speleologico dei Vigili del Fuoco da Milano e, sempre dal capoluogo meneghino, un mezzo speciale che, a differenza dell'autoscala, e riuscito ad entrare nell'area.

Solo dopo le 16.40 il lavoratore ha accettato i viveri, consegnati dai Vigili del Fuoco attraverso il cestello del mezzo senza accettare di scendere.

Il lavoratore, alle 18.50 non dava ancora segni di cedimento. Nel frattempo l'assessore Ceroni, aveva trovato la disponibilità per fargli trascorrere la notte in un albergo della città. 

A monitorare la situazione, quindi, è rimasta una squadra dei Vigili del fuoco, la Polizia di Stato e l'ambulanza della Croce Bianca. Una squadra della Croce Rossa di Legnano alle 20 ha dato il cambio ai soccoritori di via Stelvio.

Del caso si sono interessati i sindacati intervenuti alle 19.30 con una delegazione. In campo sono scesi i rappresentati della Fillea Cgil Ticino Olona, Filca Cisl Milano Metropoli, Feneal Uil Milano Lodi Pavia. «Il lavoratore non è dipendente diretto di Seli che sta seguendo il cantiere Aler in via Carlo Porta – hanno spiegato i sindacalisti in serata -. Il giovane lavora per una seconda azienda in subappalto a Seli. Ha deciso di salire sulla gru per chiedere il suo di stipendio e  quello di tutti i suoi colleghi. Noi intendiamo aprire una trattativa con Seli e l'azienda per cui lavorano i cinque lavoratori. Una ditta, quest'ultima, che è gestita da un egiziano, il quale dichiara di non avere la possibilità di regolare i conti. In questo momento stiamo cercando di convincere il giovane lavoratore a scendere: vogliamo trovare una soluzione».