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Vanzago, oltre 13mila tonnellate di materiali rimossi dalla cava Bellasio

Dopo le sentenze della Corte d’appello e del Consiglio di Stato e un’ordinanza, l’azienda Eredi di Bellasio Eugenio ha iniziato a rimuovere il materiale 

Più di 13mila tonnellate di materiali rimossi tra settembre 2018 e febbraio 2019 dalla Cava Bellasio: sono questi i primi risultati ottenuti da Vanzago sul fronte della tutela dell'ambiente, in attesa di conoscere le decisioni di Regione Lombardia in merito al procedimento per la preparazione del nuovo piano cave 2019-2029.

A sancire l'impossibilità di svolgere in paese attività di escavazione e a "classificare" la Cava Bellasio come cava di recupero era stata Città Metropolitana. Cinque gli anni di tempo per terminare l'attività di cava, con un'escavazione residua di circa 300mila metri cubi di terre. Dopo le sentenze della Corte d’appello e del Consiglio di Stato e un’ordinanza, l’azienda Eredi di Bellasio Eugenio ha iniziato a rimuovere il materiale «depositato illegittimamente nel corso degli anni su un territorio in pieno ambito di alto valore ambientale tra Valdarenne e Mantegazza di ampiezza pari a più di 10.000 mq». 

[pubblicita] Le montagne di terre, rocce e inerti «avevano raggiunto delle altezze fino a quasi 10 metri – spiegano dall'amministrazione – creando polveri che si diffondono, specialmente nelle giornate secche o ventose, sulle case che si trovano a Mantegazza e Valdarenne ad una distanza inferiore ai 500 metri dai cumuli stessi, per non parlare degli altri disagi per l’ambiente causati dalla alterazione della campagna».

L’amministrazione di Vanzago «ringrazia la ditta Eredi di Bellasio perché, dopo tante interazioni e battaglie giudiziarie e amministrative anche dure e aspre, adesso sta dimostrando collaborazione nel rimuovere questo materiale. L’auspicio è quello di continuare in questo modo e portare a termine la riqualificazione completa di tutta l’area interessata da questi problemi riportandola alla sua destinazione agricola all’interno del Parco Sud. Di questa attività ne beneficeranno in primo luogo i cittadini di Valdarenne e Mantegazza più vicini alla cava ma anche l’ambiente e tutta la nostra comunità». 

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 25 Febbraio 2019
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