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Busto Garolfo, taglio del nastro per gli orti urbani

I primi nove assegnatari degli appezzamenti di terreno hanno ufficialmente inaugurato l'area, e presto potrebbero essere raggiunti da nuovi "vicini di casa"

Taglio del nastro per gli orti urbani comunali di Busto Garolfo. Il progetto, al quale Palazzo Molteni lavora da un paio d'anni, era stato presentato lo scorso inverno alla cittadinanza e da marzo 2018 aveva ufficialmente preso il via con l'avviso pubblico per la formazione della graduatoria per l'assegnazione. Ora i primi nove assegnatari hanno ufficialmente preso possesso del proprio appezzamento di terreno, e presto potrebbero avere anche nuovi "vicini di casa": il Comune, infatti, ha già ricevuto altre richieste e l'area prevede la disponibilità di una trentina di appezzamenti in tutto.

«Questo progetto – spiega l'assessore all'ecologia Mauro Zanzottera – rappresenta una bella occasione anche al di là degli aspetti tecnici: certamente le persone coltiveranno gli orti per soddisfare il proprio fabbisogno, ma sarà anche – e lo spirito vuole essere soprattutto questo – un luogo di socializzazione, di condivisione e di scambio di informazioni e di capacità. Non a caso, come stabilito dal regolamento, l'area non prevede solo orti urbani singoli, ma riguarda anche orti collettivi, ovvero orti che potranno essere assegnati, anzichè ad un singolo, ad associazioni o gruppi di persone, anche se questo aspetto per il momento non si è ancora sviluppato».

Occasioni di incontro, peraltro, potrebbero nascere anche dalla collocazione dell'area scelta per fare da "cornice" agli orti: il terreno tra via per Canegrate e via Deledda inaugurato sabato 9 febbraio dai primi assegnatari, infatti, è vicino alla scuola primaria Don Mentasti ed alla pista ciclabile che porta verso Canegrate, ed è facile prevedere che potrebbe diventare luogo di "visita" da parte dei piccoli studenti di Busto Garolfo e di pedoni e ciclisti.

Il progetto, che prevede anche la presenza di aree comuni in parte ancora da organizzare, è costato all'incirca 5mila euro alle casse di Palazzo Molteni, ovvero i fondi necessari agli allacciamenti idrici ed alle prime opere realizzate sul terreno. Le spese per la costruzione della recinzione, invece, pari a 30mila euro, sono state sostenute da Cap Holding, a compensazione dell'occupazione di un vicino terreno pubblico dove è stato installato un serbatoio d'acqua.

A dare le prime "dritte" ai neoassegnatari ci sarà Alessandro, un ragazzo disabile ex studente dell'Istituto Mendel di Villa Cortese che ha già al suo attivo premi per la progettazione di orti verticali, per i quali ha esposto anche in occasione di Expo2015.

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 09 Febbraio 2019
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