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Condanne per “Rimborsopoli” in Regione Lombardia, c’è anche Cecchetti

L'ex vice presidente del consiglio regionale tra i 52 imputati condannati in primo grado

Il tribunale di Milano ha condannato in primo grado a pene tra un anno e 5 mesi fino a 4 anni e 8 mesi 52 dei 57 imputati nel processo sulla "Rimborsopoli" di Regione Lombardia, tra questi anche l'ex vice presidente del consiglio regionale e ora deputato, Fabrizio Cecchetti, che come altri ha già annunciato ricorso. 

L0indagiine riguardava i rimborsi per le cosiddette "spese pazze" di assessori e consiglieri tra il 2008 e il 2012. Le condanne sono state inflitte dai giudici della decima sezione penale di Milano, presieduti da Gaetano La Rocca. La pena più pesante è toccata all'ex capogruppo in Consiglio della Lega Stefano Galli, condannato a 4 anni e 8 mesi.Galli avrebbe pagato con soldi pubblici anche il pranzo per il matrimonio della figlia e avrebbe fatto assumere dal Pirellone il genero con uno stipendio di poco inferiore ai 200mila euro per 19 mesi di lavoro.

 

Il Tribunale ha condannato poi a due anni e sei mesi Renzo Bossi, figlio di Umberto Bossi, e a un anno e 8 mesi l'ex igienista dentale di Silvio Berlusconi Nicole Minetti. Un anno e sei mesi per Stefano Maullu, che siede in parlamento a Bruxelles sui banchi di Fratelli d'Italia.

Condanne anche per alcuni esponenti dell'opposizione, ad esempio l'ex capogruppo del Pd Luca Gaffuri (un anno e sei mesi) e l'ex capogruppo di Sel Chiara Cremonesi.

Cinque gli imputati che sono stati assolti o prescritti, tra cui l'ex presidente del Consiglio regionale Davide Boni, Romano Colozzi, Carlo Maccari, Massimo Ponzoni e Daniel Ferrazzi.

Redazione
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Pubblicato il 19 Gennaio 2019
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