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Mercato, Cacucci: «Nessuna discriminazione, l’obiettivo è riqualificare»

L'assessore al commercio Maira Cacucci e gli ambulanti del mercato di Legnano ribattono punto su punto alle critiche di Rifondazione Comunista

Ma quali provvedimenti da Basso Medioevo, protezionisti e discriminatori. L'assessore al commercio Maira Cacucci respinge al mittente critiche e perplessità manifestate nei giorni scorsi da Rifondazione Comunista.

«Nessuna ragione risiede nel razzismo o nella volontà di discriminare, anzi semmai ci preme tutelare ogni utente, cittadino utente o esercente, italiano o straniero che sia – spiega Cacucci –. In secondo luogo, bisogna chiarire che contingentare la tipologia merceologica a seconda delle necessità domanda/offerta e del dato demografico preserva le singole attività economiche e permette la loro sopravvivenza. L’obiettivo è ridimensionare per valorizzare e riqualificare al fine di evitare la cessazione di ulteriori attività economiche ambulanti. Inoltre, non si dimentichi che il mercato di Legnano era tra i più floridi della zona proprio in ragione del pregio dei prodotti offerti all’utenza. Quindi, concorre alla svalutazione proprio l’offerta di prodotti di scarso valore, come la merce usata».

Anche perchè la questione, secondo l'assessore alla partita merita «una riflessione particolare in relazione al rispetto dei parametri igienico-sanitari» che «a causa di una normativa lacunosa, potrebbero non essere adeguatamente rispettati». La nota dolente è la dimostrazione della «sanificazione delle merce, visto che la stessa viene comprovata a peso e non a prodotto, mancando, quindi, una etichetta specifica che attesti la sanificazione del singolo capo di abbigliamento venduto». 

Le previsioni della "delibera della discordia", peraltro, «è stata assunta a seguito di un anno di incontri e confronti, non solo con le associazioni di categoria, ma altresì con i singoli ambulanti di Legnano, tutti, italiani e stranieri, i quali hanno voluto il contenuto di quella delibera in tutti i punti – conclude Maira Cacucci –. Gli ambulanti non solo hanno partecipato agli incontri, bensì hanno espresso alla quasi unanimità dei presenti la volontà ferma di eliminare o ridurre drasticamente, nonché contingentare il numero delle attività che vendono merce usata».

Dopo l'intervento di Rifondazione Comunista, a volersi togliere qualche "sassolino" dalle scarpe sono anche gli stessi ambulanti del mercato di Legnano: «La riduzione dei posteggi al mercato è stato concretizzando attraverso l’allontanamento degli insolventi, ovvero di quegli esercenti che risultavano avere un debito datato nei confronti delle casse comunali. Queste persone, senza distinzione di razza o di religione, hanno portato avanti per anni un tipo di attività non concorrenziale con i propri colleghi, proprio perché in difetto rispetto alle tasse pagate regolarmente da questi ultimi».

Non solo. «Il mercato apre le porte a chi può incrementare le vendite e rialzare il valore e la nomea che è andata perdendosi nel tempo proprio perché abbandonato dalle giunte che si sono susseguite – continuano gli ambulanti –. Non esiste politica, non esiste etnia, gli ambulanti sono una voce fuori dal coro. Ogni giorno combattono contro il freddo, il caldo, il vento, le vendite in internet, i centri commerciali, nonostante qualità e concorrenza esistano ancora sulla piazza cittadina, ed è proprio per questo che si cerca l’innovazione attraverso anche il cambiamento. Viene difficile paragonare i mercatini che seguono la corrente attuale, nominati "vintage", dove quindi è possibile trovare abiti usati, ma firmati o appartenenti a mode del passato, e poi trattati alla giusta maniera, con banchi in cui gli indumenti sono recuperati in posti non consoni, e lanciati come semi in un campo arido».

«Se si vuole parlare di qualità e di ciò di cui il cliente ha bisogno, le direzioni sono altre – è la conclusione dei commercianti che animano il mercato cittadino –. Ben vengano artigiani, produttori locali, venditori a km zero, etnici, chiunque ne abbia voglia, purché valorizzi.Si parla di morte del mercato, ma sono proprio questi articoli e queste accuse a far sì che non ci sia speranza. Chiediamo consigli e aiuto, questo tipo di negatività è atto solo a inserire il mercato in una faida politica da cui si vuole tenere fuori».

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 17 Gennaio 2019
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