Quantcast

Arresti per falsi permessi di soggiorno, coinvolto commercialista legnanese

L'operazione è stata condotta dalla Guardia di Finanza di Seregno - Dei 7 arrestati, 3 sono ai domiciliari. 

C'è anche un commercialista di Legnano, con studio a Milano, tra le persone arrestate  dalla Guardia di Finanza di Monza nell'ambito dell'operazione "Fluss", per associazione a delinquere finalizzata a fare ottenere illegalmente permessi di soggiorno a cittadini extracomunitari, reati di falso, corruzione e abuso d’ufficio. 

Le fiamme gialle sono entrate in azione insieme agli uomini della Polizia di Stato di Milano, questa mattina, 15 gennaio, dando esecuzione a un’ordinanza di misure cautelari, emesse dal Giudice per le Indagini Preliminari di Monza, nei confronti di 8 persone: quattro in carcerem 3 agli arresti domiciliari e una colpita da obbligo di dimora

Le indagini sono partite da un controllo per il contrasto del lavoro irregolare eseguito nel 2016 dalle Fiamme Gialle di Monza in un esercizio commerciale gestito da un cittadino extracomunitario, che in quell'occasione aveva inveito contro i militari. Da successivi controlli i finanzieri della Compagnia della Guardia di Finanza di Seregno hanno scoperto una rete di rapporti illeciti finalizzati all’ottenimento e al rinnovo di permessi di soggiorno a favore di cittadini stranieri.

Anche grazie a indagini tecniche, è stata smascherata una vera e propria associazione a delinquere, al cui vertice c'era un cittadino egiziano, da anni residente in Italia, e composta da altri tre egiziani, un commercialista di Legnano, con studio a Milano, nonché tre pubblici ufficiali (un ispettore della stessa Guardia di Finanza di Monza, un sovrintendente della Polizia di Stato in servizio a Milano e un messo comunale del Comune di Monza).

Questi ultimi, insieme al commercialista, avrebbero contribuito, tra l’altro, alla creazione di documentazione falsa (certificati medici e di residenza fasulli, buste paga fittizie per contratti di lavoro subordinato inesistenti, dichiarazioni fiscali relative a redditi mai percepiti), necessaria al rilascio o rinnovo dei permessi di soggiorno e alla concessione del nulla osta per il ricongiungimento familiare di parenti residenti nei paesi di origine.

L'ispettore del Corpo ha inoltre contestato alcuni episodi di corruzione: il gruppo avrebbe avvisato alcuni commercianti su imminenti controlli in materia di scontrini e ricevute, in cambio di denaro e regalie.

L’indagine, che ha visto coinvolti nel complesso 39 indagati e ha consentito di individuare oltre 20 casi in cui cittadini extracomunitari sarebbero risultati beneficiari di un permesso di soggiorno sul territorio italiano, ovvero di un ricongiungimento di familiari dall’estero senza averne diritto, in cambio di somme che variavano da qualche centinaio di euro fino a 5 mila euro, pagate in contanti o attraverso carte prepagate.

Non sono stati diffusi i nomi delle persone arrestate.

Redazione
info@legnanonews.com
Noi della redazione di LegnanoNews abbiamo a cuore l'informazione del nostro territorio e cerchiamo di essere sempre in prima linea per informarvi in modo puntuale.
Pubblicato il 15 Gennaio 2019
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore