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Matteo e Raffaello, scienziati per uno spazio “low cost”

Un gruppo di studenti legnanesi hanno presentato il progetto di lancio di nano satelliti, che stanno sviluppando insieme al loro team.

Nel giorno dell'avvio delle celebrazioni per il centenario dell'istituto Bernocchi, presentiamo il progetto di un gruppo di giovani studenti che hanno dato vita a Gotos, azienda del settore areospaziale che ambisce a lanciare nano satelliti nello spazio con un metodo innovativo ed economico.

Di seguito l'articolo e la video-intervista a cura di Federica Pontremoli


Sono molto giovani, (appena 18 anni), ma hanno ben chiaro l’obiettivo che vogliono perseguire: sviluppare un meccanismo di lancio di nano satelliti nello spazio, più innovativo ed economico «per rendere lo spazio accessibile a tutti».

Un progetto ambizioso e che può apparire un po’ folle quello di IndustrieGotospace, d’altronde si definisce proprio così Matteo Bonissi, studente di quinta liceo dell'Istituto Bernocchi, capo direttore e fondatore del progetto: «Leggermente fuori dagli schemi, ma con tanta passione e determinazione nel portare avanti questo progetto». Matteo, insieme a Raffaello Manoli, direttore dipartimento Ricerca e Sviluppo di Gotos (acronimo di Go to space), ha esposto la sua idea per raggiungere lo spazio in maniera innovativa al vicepresidente di Regione Lombardia, Fabrizio Sala, durante un incontro privato a Palazzo della Regione, che si è tenuto l’8 gennaio

I due giovani non sono da soli: «Ci sono 4 dipartimenti all’interno della nostra associazione – ha spiegato Matteo – quello di ricerca e sviluppo, quello sociale, finanziario e produttivo. Ognuno ha compiti ben definiti e complementari tra loro: il dipartimento sociale si occupa dei contatti con possibili finanziatori e sostenitori del progetto, quello finanziario controlla le spese della produzione, cercando di tenerle il più basse possibili e quello produttivo pianifica, e in futuro costruirà, concretamente, i razzi e gli strumenti per il lancio».

Un lavoro complesso ma soprattutto di squadra, quello che i due ragazzi dell’Isis Bernocchi di Legnano hanno messo in piedi: “Fino ad ora – ha spiegato Matteo – Gotos è composta da una dozzina di membri, ma siamo alla costante ricerca di persone che vogliono collaborare con noi: da soli non si può fare niente, infatti il nostro è un lavoro essenzialmente di squadra, perché particolarmente complesso”

Come fare però a farsi conoscere e mettersi in contatto con persone che vogliano aderire e sostenere il progetto? Il nostro principale mezzo di comunicazione sono i social – ha spiegato Matteo – le nostre pagine Instagram e Facebook sono il modo più immediato con cui tenere aggiornati i nostri seguaci riguardo alle novità sul progetto. Abbiamo comunque  dei canali più “ufficiali” per le informazioni più specifiche: il nostro sito Internet e una raccolta fondi online per chi voglia contribuire al sostegno finanziario del progetto».

Quali i progetti per il futuro? «Sicuramente poter continuare ad avere l’aiuto e il sostegno di alcune aziende come la Futura Elettronica, che ci ha fornito pezzi per la costruzione dei nostri razzi e di poterci mettere in contatto con altre industrie, di diversi settori, che possano credere concretamente in noi e nel nostro piano di lavoro” è la risposta di Raffaello, che l’anno prossimo frequenterà ingegneria elettronica all’Università, mentre Matteo ha scelto di proseguire nel settore aerospaziale, scegliendo proprio questo tipo di studi universitari.

Redazione
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Pubblicato il 14 Gennaio 2019
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