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Un’opera di street art contro gli atti vandalici al presepe degli alpini

Fabrizio Sarti all'opera per disegnare tre grandi "penne nere" all'interno dei giardinetti di via Mameli

L'idea di un'opera di Street Art dedicata agli Alpini era già stata avanzata dall'associazione culturale “Brughiera CàDaMat” e dal Gruppo bustocco delle penne nere, ed era in calendario per le prossime settimane.

Ma l'assessore Paola Magugliani ha voluto accelerare i tempi in risposta all'increscioso atto di vandalismo che ha colpito il presepe realizzato proprio dagli Alpini di Busto: «Non ci sono parole per commentare la stupidità di chi si accanisce contro due simboli di pace come la Natività e il Corpo degli Alpini. Quindi, pur non sottraendomi alla condanna del gesto, ho approfittato di un progetto già in cantiere per dare una risposta immediata sia a quei vandali, sia a chi, come me, si sente offeso da tanta ignoranza. Un piccolo gesto nel segno del bello e del senso civico per marcare la distanza tra chi deturpa e chi crea, ma anche un attestato di stima per i nostri Alpini che, senza nessun clamore, si spendono tutto l'anno per portare aiuti e sorrisi a chi è in difficoltà».

Dopo un sopraluogo, da oggi, 4 dicembre, Fabrizio Sarti – in arte SeaCreative – sarà al lavoro per disegnare tre grandi “penne nere” all'interno dei giardinetti di via Mameli, dove già ci sono un monumento e una stele in ricordo di Alpini "andati avanti", come ricordano il Capogruppo bustocco Franco Montalto e il suo vice, Giuseppe Martucci: «Le pareti che circondano la nostra sede sarebbero state meno fruibili e poi questi giardini sono nati proprio come Parco degli Alpini in memoria dell'artigliere alpino G.B. Candiani, quindi ci è sembrata una buona idea far realizzare qui questo murales, visibile ai molti studenti che passano da via Mameli per andare dalla stazione al centro e alle famiglie che vengono qui a far giocare i bambini. Quanto all'accaduto, sono d'accordo con l'assessore, non vale la pena sprecare altro fiato per biasimare chicchessia. I simboli di odio e morte con cui hanno firmato l'oltraggio al presepe si stigmatizzano da soli».

Dello stesso parere anche Matteo Tosi e Davide Fazio, fondatori dell'associazione che ha promosso e coordinato l'iniziativa, dopo quella agostana in piazza del Mercato. «Il progetto AltriMuri – spiegano – resta un'iniziativa per portare gioia e colore in città, riflettendo al tempo stesso sulle condizioni di chi dietro a dei muri alti e grigi passa tutte le proprie giornate, cioè i detenuti, e gli Alpini erano un soggetto perfetto, perché solidarietà e assenza di pregiudizi sono diventate la loro cifra distintiva. Oggi, però, vogliamo solo unirci all'assessore Magugliani e al Capogruppo Montalto in questa colorata risposta al cupo oltraggio di cui è stata vittima la nostra Città».

Redazione
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Pubblicato il 04 Dicembre 2018
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