Sede legnanese dell'Anpi affollata oggi, domenica 18 novembre. La giornata nazionale dedicata alla campagna del tesseramento ha portato numerosi associati a rinnovare la propria adesione. Ma è stata altresì l'occasione per "la migliore risposta a chi immagina di tornare indietro nella storia d’Italia".

Un chiaro riferimento alla inaugurazione avvenuta ieri, sabato 17, di una sede di CasaPound in città e alla manifestazione antifascista.

"I tanti legnanesi presenti oggi – ha affermato il presidente dei partigiani Primo Minelli, affiancato dal presidente onorario Luigi Botta – sono venuti non solo per iscriversi all’ANPI ma anche per rispondere alle provocazioni di formazioni politiche, calate in città, che inneggiano il ritorno al fascismo che la storia e i nostri partigiani hanno cancellato. Le persone presenti oggi nella sede dell’ANPI sono la miglior garanzia per un’Italia democratica, solidale, antifascista e antirazzista, a difesa della nostra Costituzione nata dalla Resistenza".

"Noi eredi di tanti partigiani italiani e legnanesi vigileremo a partire dai giovani studenti a difesa della memoria, affinchè la storia che hanno vissuto i nostri genitori non si ripeta – ha ribadito MInelli al numeroso pubblico, tra cui i sindacalisti Jorge Torre della Cgil e Giuseppe OLiva dela Cisl, il segretario del PD Michele Ferrazzano e l'ex assessore Umberto Silvestri –  Anche nel prossimo anno faremo tante iniziative in città e nelle scuole, per tenere alto quel valore di un tempo ma rapportato alla realtà odierna. Noi non vogliamo fare memoria museale, non siamo nostalgici come ci vuole descrive qualcuno" .

"Vedo segnali brutti. Ostentazione di slogan fascisti .Provengono anche da uomini importanti del Paese. La storia non si ripete mai, ma ha similitudini preoccupanti – la conclusione di Minelli – L'Anpi è la casa unitaria di tutti gli antifascisti. Per noi il discrimine è l'antifascismo. Sul piano politico, poi, ognuno è libero di pensare come meglio crede".