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Domenica 18 la cerimonia di intitolazione del Centro Polivalente

Il centro Polivalente di via Veneto sarà intitolato ad Antonio Buzzi

Si svolgerà domenica 18 novembre alle 12 (al termine della S. Messa) la cerimonia di intitolazione del Centro Polivalente sito in via Vittorio Veneto 27 a Castellanza, già sede della Scuola Manzoni, ad Antonio Buzzi.

Alla cerimonia interverrà il Sindaco, arch. Mirella Cerini, le autorità civili, militari e religiose della Comunità Pastorale.

La decisione di intitolare il Centro Polivalente è stata assunta dalla Giunta Comunale che con deliberazione ha accolto la proposta formulata dall’ex Sindaco Luigi Roveda di intitolare ad Antonio Buzzi la struttura di proprietà di Castellanza Servizi Patrimonio. Struttura, una volta sede della Scuola Manzoni, opera realizzata proprio da Antonio Buzzi durante il suo mandato da Sindaco.

L’intitolazione vuole essere un ringraziamento per le grandi capacità amministrative e la lungimiranza nell’azione pubblica di un uomo dalla grande sensibilità e dal forte senso civico che può essere ancora oggi di esempio per i giovani.

Oggi nella struttura, oltre alla sede della società Castellanza Servizi Patrimonio, sono ubicati gli uffici del Settore Servizi Politiche Sociali del Comune, il Servizio Tutela d’Ambito sociale del Distretto di Castellanza, il Poliambulatorio medico (Medicina di gruppo), la Farmacia Comunale San Giulio, e il Centro diagnostico San Nicola.


Antonio Buzzi (1921 – 1978) ebbe una tenace dedizione alla vita civica, specialmente attuata nelle fasi del dopoguerra e a favore dello sviluppo economico e sociale della città di Castellanza.

Entra a far parte della Giunta, guidata dal visconte Leonardo Cerini, nel 1946 venendo nominato commissario per gli alloggi.

A seguito delle dimissioni del sindaco visconte Leonardo Cerini, il 26 agosto del 1948 assume per la prima volta la carica di Sindaco di Castellanza e successivamente nelle elezioni del 1951 e del 1956.

Sempre nel 1948 si laurea in ingegneria meccanica al Politecnico di Milano e subito intraprende l’attività professionale presso ditte locali: Mascheroni di Ferno e poi Franco Tosi di Legnano.

Nel 1957 rassegna le dimissioni da sindaco perché trasferito in Venezuela incaricato dalla Franco Tosi e per conto del Gruppo Industrie Elettromeccaniche per Impianti all’Estero (dirige la costruzione della Centrale di Puerto Cabello).

Ritornato in Italia, pur con impegni professionali molto importanti come dirigente della Franco Tosi, continua a partecipare attivamente alla vita politico-amministrativa di Castellanza, venendo sempre rieletto e assumendo l’incarico di vicesindaco.

La passione politica e l’impegno sociale lo hanno visto impegnato nella Democrazia Cristiana, nell’Azione Cattolica, nelle ACLI, nella CISL, nel movimento Avanguardia Cattolica e nella San Vincenzo. È stato presidente dell’ANPI e della Banda musicale S. Cecilia.

Per il suo passato di militare e partigiano ha ricevuto le medaglie al valore come capitano dell’artiglieria e come partigiano.

È stato un amministratore attento ai bisogni della cittadinanza con particolare riferimento al miglioramento della sua città. Il fatto di essersi insediato subito dopo la conclusione del secondo conflitto mondiale lo ha obbligato a concentrare le energie e le risorse per l’adeguamento delle infrastrutture: strade, scuole, acquedotto, edilizia popolare e così via.

La forte spinta agli investimenti pubblici ha fatto sì che si creassero occasione di lavoro per i molti disoccupati del dopoguerra, andando così incontro e a risolvere situazioni di disagio e di povertà.

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Pubblicato il 07 Novembre 2018
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