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Via libera alla variante PGT, segno meno per il consumo di suolo

A tornare allo stato agricolo con la variante PGT adottata dal Parlamentino di Busto Garolfo sarà in primis l'area a ridosso del canale Villoresi in zona cimiteriale

É una variante PGT realizzata «totalmente in house» quella che il Parlamentino di Busto Garolfo ha adottato nella seduta consiliare di martedì 6 novembre, segnando un primo punto di approdo in un percorso iniziato nel 2015.

«La scelta dell'amministrazione è stata quella di mettere in campo una variante di dimensioni limitate, tesa a raggiungere tre obiettivi – ha spiegato l'assessore all'urbanistica Ilaria Cova –: modificare alcune norme inserite nel piano delle regole che avevano evidenziato alcune piccole storture dal momento dell'entrata in vigore dell'attuale PGT ad oggi; eliminare alcune aree a servizi e riportarle allo stato agricolo; recepire le indicazioni arrivate da enti superiori o comunque da enti terzi, come il piano ENAC, le osservazioni di Città Metropolitana e una sentenza del TAR intervenuta a seguito dell'adozione del vigente PGT».

A tornare allo stato agricolo sarà in primis l'area a ridosso del canale Villoresi in zona cimiteriale, quella che dalla giunta Pirazzini era stata individuata proprio come location per l'ampliamento del cimitero, con una contestuale ridefinizione della perimetrazione del cimitero e delle conseguenti fasce di rispetto. Stesso percorso per l'area di via Dairago situata dopo il capanonne dell'ex provincia di Milano. «Questa operazione – ha sottolineato il vicesindaco – riporta a stato agricolo aree che consideriamo importanti e di pregio. In un contesto in cui spesso si ritiengono virtuosi quegli enti che adottano varianti PGT con un consumo di suolo pari a zero, otteniamo un risultato molto significativo, ovvero un segno meno nella valutazione e nel computo generale delle aree, grazie ad ripristino di aree agricole rispetto all’attuale previsione del piano».

La variante "varata" dalla giunta Biondi prevede anche la possibilità per i privati all'interno di ogni APC, ovvero degli ex piani di lottizzazione, di «accedere alla monetizzazione delle aree standard – come ha spiegato Angelo Sormani, responsabile dell'ufficio territorio e attività economiche -. L'attuale PGT prevedeva la cessione obbligatoria, con il risultato che in diverse zone del paese si avevano migliaia di metri quadri di cessione, tutti destinati a parchetto, che poi non erano magari funzionali alla necessità della zona stessa. Ora, invece, viene prevista la possibilità della monetizzazione».

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 07 Novembre 2018
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