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Cerro Maggiore, bagarre in consiglio su Amcem

E' ancora una volta il tema partecipate a scaldare le sedute cerresi

E' ancora Amcem, l'azienda partecipata dal Comune che gestisce la farmacia comunale, a scaldare i toni del consiglio comunale di Cerro Maggiore. Prima con l'esposizione della relazione semestrale dell'ormai ex amministratore unico Walter Mariotti, che ha ripercorso il suo anno al timone di Amcem, poi con la discussione delle due mozioni della minoranza sulla creazione di una commissione apposita per le società partecipate.

RELAZIONE SEMESTRALE DI AMCEM. Mariotti – a cui a breve subentrerà il dottor D'Aquila – ha sottolineato come il 2017 sia stato chiuso con un bilancio in attivo di circa 20mila euro. 177mila, inoltre, gli euro di liquidità a fine giugno 2018, contro i 43mila nelle casse di Amcem al momento della nomina di Mariotti. Apportate alcune modifche nella gestione dell'azienda: cambiata la sede (con un risparmio annuale di circa 12mila euro), terminato il rapporto di distacco di una delle dipendenti, soppresso il servizio di calcolo dell'imu e chiusa la convenzione – di cui non è mai stata trovata prova scritta – che prevedeva lo sconto del 10% alla farmacia comunale per gli attuali ed ex dipendenti comunali. A questo si somma un incremento delle vendite. «L'efficacia degli interventi messi in campo si vedrà appieno nel 2018 – ha affermato Mariotti -. Quest'anno il bilancio semestrale ha un attivo importante, che lascia immaginare di poter raggiungere una cifra alta a fine dell'anno». Durante la presentazione il sindaco Nuccia Berra ha lasciato la sala, così come aveva annunciato, per poter evitare qualsiasi accusa di conflitto di interessi in quanto co-titolare di una farmacia privata a Cerro Maggiore.

La relazione, però, non ha soddisfatto la consigliera di opposizione Piera Landoni, che l'ha definita «finta» e ha lamentato la scarsità di numeri esposti su cui confrontarsi. «In campagna elettorale si è cavalcata questa cosa – l'intevento di Landoni, vicina all'ex amministratore unico Donato Barbano –, ci sono ricorsi su ricorsi ma tutto è fermo e intanto le persone sono state discreditate e si è gettato fango su di loro».

MOZIONI SULLA CREAZIONE DI UNA COMMISSIONE PER LE PARTECIPATE. Rigettata la proposta della minoranza, a firma Bene Comune e Movimento 5 Stelle, per la creazione di una commissione temporanea speciale che potesse approfondire la questione partecipate del Comune. I due schieramenti di opposizione hanno trovato una sintesi tra le loro due proposte, convenendo sul fatto che il nuovo organo dovesse essere aperto solamente a consiglieri comunali e non cittadini, perchè tenuti al segreto. La maggioranza, però, ha spiegato che un organismo simile risulterebbe, nella sua ottica, un doppione di qualcosa che c'è già: la commissione bilancio. Da qui la controproposta del capogruppo del centrodestra Alessandro Provini: emendare la mozione per chiedere di istituire un consigliere delegato sulla trasparenza da trovare all'interno della minoranza. Proposta che, per il momento, è stata cassata dai banchi della minoranza.

LINEE PROGRAMMATICHE. Approvate, con una "alleanza" simil – gialloverde anche in salsa cerrese, le linee programmatiche dell'amministrazione comunale. Il centrodestra ha aperto il documento alla minoranza. E solo il Movimento 5 Stelle ha risposto all'appello, proponendo suggerimenti sulla riqualificazione della piazza, sulla differenziata, sull'abbonamento alle app ComuniChiamo e JunkerApp, sull'installazione di nuove fototrappole e altro. La maggioranza ha recepito i consigli, trasformandoli in linee guida generiche sul tema della rivitalizzazione del centro strorico, dell'attenzione all'ambiente e dei controlli. «Voterò a favore perchè ho trovato in questo documento parole che piacciono a me e al mio gruppo: impegno, trasparenza, voglia di fare per i cittadini, consumo suolo zero, controllo degli appalti, concretezza – ha spiegato il consigliere pentastellato Edoardo Martello -. Noi siamo e saremo un'opposizione vigile e costruttiva». Di opinione diametralmente opposta Piera Landoni (Bene Comune) che ha criticato le linee guida della maggioranza per la ridondanza del "noi" e per contenere passaggi che "discreditano" chi li ha preceduti. «Avrei voluto accogliere anche io l'invito a fare suggerimenti per le linee programmatiche – il commento di Landoni –, ma dopo aver letto l'introduzione del documento mi è passata la voglia. La lista Bene Comune, comunque, aveva già fatto un grosso regalo a tutti i candidati sindaco in campagna elettorale: il libro bianco che conteneva le richieste dei cittadini. Quelle andrebbero ascoltate».

Redazione
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Pubblicato il 28 Settembre 2018
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