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Impianto Forsu: controlli periodici per acqua, aria, rumore e rifiuti

L'impianto Forsu di via Novara sarà sottoposto a controlli periodici a seconda della severità e dell’importanza della sorgente di potenziale disturbo

L'impianto Forsu di via Novara sarà sottoposto a «controlli periodici a seconda della severità e dell’importanza della sorgente di potenziale disturbo». É il piano di monitoraggio proposto da Amga e Asja Ambiente la novità principale del secondo incontro organizzato per presentare ai cittadini la nuova struttura che verrà costruita a partire dal 2019 in via Novara, a poca distanza dalla piattaforma ecologica.

Quotidianamente è previsto il controllo dei rifiuti, con i mezzi di conferimento che saranno sottoposti a controllo visivo, pesatura e controllo documentale. Con cadenza trimestrale, invece, sarà passato al setaccio lo scarico in fognatura, con la verifica del PH, della temperatura, dei solidi sospesi totali e di una serie di sostanze chimiche. Una volta a quadrimestre sarà sottoposta a check up la concentrazione di odore del biofiltro, e ogni sei mesi, invece, oltre ad altri controlli al biofiltro, saranno messi sotto la lente di ingrandimento anche il cogeneratore a metano e la flangia di emissione offgas. Con cadenza biennale, infine, sono previsti rilievi acustici all'impianto per il controllo dei rumori. Tutte verifiche che potranno essere eseguite, a campione o anche a sorpresa, dalle autorità competenti oltre che dal gestore dell'impianto.

Se questi sono i controlli preventivati da Asja Ambiente, «nè l'amministrazione comunale, nè Amga – ha chiarito il responsabile del procedimento di ALA Stefano Migliorini – hanno intenzione di spogliarsi  del ruolo di concedente e di controllore delle attività che verranno svolte nell’impianto». La partecipata nominerà un responsabile della concessione che avrà il compito di vigilare sulla corretta applicazione del contratto di concessione, con libero accesso all'impianto, facoltà di visionare gli atti tecnico-amministrativi relativi alla gestione e possibilità di monitorare la conduzione dell'impianto con incontri periodici. Il responsabile AMGA, inoltre, verificherà il rispetto dei parametri e dei limiti ambientali anche tramite ispezioni e accessi all'impianto.

Qualsiasi anomalia gestionale rilevata dovrà comunque essere comunicata da Asja Ambiente ad Amga: i termini previsti sono di 24 ore per gli interventi in reperibilità, 48 ore per il superamento dei limiti prescritti emerso durante l'attività di monitoraggio e di 7 giorni per i report relativi ad incidenti ed infortuni.

Il piano di monitoraggio studiato per il nuovo impianto Forsu, però, non sembra aver fugato le perplessità di tutti. In primis l'ex consigliere comunale Giuseppe Marazzini: «Anche se il monitoraggio in continuo non viene imposto dalla legge o da un ente di controllo – ha sottolineato Marazzini –, noi siamo in un contesto ambientale dove tutto quel che respiriamo è lercio. Qualunque cosa esca, anche se rientra nei limiti previsti dalle tabelle di legge, contribuisce a danneggiare la salute, è scientificamente dimostrato. Dobbiamo ragionare su questo se vogliamo aprire un contraddittorio serio e fare il punto della situazione sulla qualità ambientale del posto». A fare eco a Marazzini, anche la riproposizione dell'idea di una sort di "contachilometri" che indichi continuamente i parametri registrati dall'impianto alla cittadinanza.

Così come – con una deviazione da quello che avrebbe dovuto essere il tema principale della serata – è risultato evidente che tante sono le perplessità che riguardano ACCAM. Su tutte, l'ipotesi sempre più concreta dello slittamento della chiusura dell'inceneritore al 2027, oggetto dell'assemblea di venerdì 28 settembre. 

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 27 Settembre 2018
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