In copertina, un’immagine dell’area in cui sarà scavata la pozza per anfibi

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Rescaldina farà da “casa” ad una nuova area umida per anfibi, avifauna ed invertebrati del Parco del Rugareto.

Grazie al finanziamento ottenuto tramite il bando di Fondazione Cariplo “Realizzare la connessione ecologica” nel 2016, infatti, il paese guidato da Michele Cattaneo ha ottenuto, con il progetto “Sistema Olona – La biodiversità che scorre” presentato insieme agli altri comuni del PLIS del Rugareto, un finanziamento per un importo complessivo di 66.300 euro, 17.700 dei quali destinati agli interventi che saranno realizzati sul territorio rescaldinese.

Interventi che per l’appunto prevedono in primis la creazione «di una piccola area umida per la riproduzione degli anfibi, di superficie 35 metri quadri (lunghezza massima 9 metri, larghezza 6 metri) con una profondità massima di scavo di 1 metro», come si legge nella delibera di giunta con cui è stato approvato il relativo progetto definitivo/esecutivo.

Il progetto, inoltre, ha lo scopo «di eliminare le specie esotiche nello strato arbustivo, arricchire lo strato erbaceo con specie nemorali autoctone e, mettere a dimora essenze legnose locali che possano contrastare la presenza dominante delle specie esotiche». A questo scopo, verranno messe a dimora 200 piantine di latifoglie fino ad un metro di altezza, con una densità di una piantina ogni 25 metri quadri, ed altre 100 piante, sempre di latifoglie, in vaso di diametro 18-20cm, con una densità di una piantina ogni 50 metri quadri. Ad esse si aggiungeranno circa 850 piantine erbacee autoctone divise in nove nuclei. 

Nell’area oggetto di riqualificazione, accessibile percorrendo via per Gerenzano e proseguendo lunga una strada sterrata nel bosco, verrà posizionata anche una bacheca didattica in prossimità dell’incrocio tra le due strade.