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Rescaldina, rinnovata la convenzione tra comune e scuola Don Arioli

La convenzione rimarrà in vigore per quattro anni e prevede che la scuola versi un canone annuo di affitto a Piazza Chiesa pari a mille euro

Rimarrà in vigore per quattro anni il testo della convenzione che regola i rapporti tra il comune di Rescaldina e la scuola paritaria Don Arioli. Il testo, approvato durante l'ultima seduta del Parlamentino cittadino, prevede che la scuola versi a Piazza Chiesa un canone annuo di affitto pari a mille euro e si faccia carico di tutto quel che riguarda l'ordinaria manutenzione. Qualora l'immobile dovesse essere alienato, l'eventuale acquirente dovrà comunque assicurare il rispetto della convenzione.

«La durata della convenzione è prevista in quattro anni – ha spiegato il sindaco Michele Cattaneo : questo per permettere a chi si iscrive quest’anno di avere la garanzia di trascorrere tutto il triennio nella stessa scuola. Anche in caso di vendita infatti dovrà essere garantita la sussistenza delle condizioni previste dalla convenzione. Una durata inferiore sarebbe ingiustamente punitiva perché anche per quest’anno costringerebbe ad aprire le iscrizioni senza dare ai bambini la garanzia di un triennio completo. La quantificazione in 1000 euro dell’affitto, con a carico della scuola paritaria tutta l’ordinaria manutenzione, è in continuità con quanto è stato determinato fino ad ora. Il comune di Rescaldina non dà alla scuola alcun tipo di contributo (fatta salva la quota per il diritto allo studio destinata a tutti i bambini di Rescaldina): chiedere oggi un aumento dell’affitto significherebbe non erodere l’utile della scuola paritaria che non c’è, ma determinare, proprio perché non c’è stato utile, in automatico un aumento delle rette e quindi uno svantaggio per quei bambini che ne hanno scelto la frequenza. Bambini, che ci piaccia o no, tutelati dalla legge regionale e nazionale».

A sollevare qualche critica dai banchi dell'opposizione è stato Gianluca Crugnola di "Noi X Rescaldina". In primis rispetto alla durata della convenzione. «La durata della convenzione di 4 anni dal nostro punto di vista non ha ragione d’essere, perchè basterebbe un rinnovo triennale, non si spiegherebbe altrimenti il perchè nel 2015 tutti abbiamo votato il rinnovo per tre anni – ha sottolineato Crugnola –. Se all'epoca nessuno si è posto il problema, non riusciamo a capire cosa sia cambiato nel frattempo. Quattro anni sembrano più il risultato di una contrattazione già avvenuta dalla quale non si vuole recedere piuttosto che una vera necessità: quindi noi poniamo in questo caso emendamento per abbreviare di un anno la convenzione e portarla a scadenza il 31 agosto 2021 anzichè il 31 agosto 2022».

Poi, sull'importo del canone di affitto. «Per quanto riguarda il punto dell'affitto, ribadiamo che è importante il lavoro che la scuola paritaria ha svolto e sta svolgendo sul territorio – ha aggiunto il capogruppo di "Noi X Rescaldina" –. Abbiamo sempre riconosciuto che la scuola paritaria possa essere una valida alternativa, un'offerta formativa in più e quindi una risorsa per il territorio. Però riteniamo che il trattamento debba essere equo, non privilegiato rispetto alla scuola pubblica: una quota annuale di 1.000 euro di affitto ci sembra una chiara forma di contributo indiretto. Da stime che abbiamo fatto fare a collaboratori di nostra fiducia, una struttura come quella attualmente in uso alla scuola privata, ha un affitto che si aggira intorno a 15mila euro annui. Da questo, riconoscendo il valore e la finalità educativa della scuola paritaria, proponiamo il 50%, ovvero che la quota di affitto passi da 1.000 a 7.500 euro».

Gli emendamenti "targati" Noi X Rescaldina", però, non sono stati sostenuti nè dai colleghi di opposizione, nè dalla maggioranza, e la convenzione è stata approvata così come presentata dalla giunta.

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 28 Luglio 2018
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