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Per garantire servizi ai disabili «serve una strategia comune in futuro»

 Il consiglio comunale ha ragionato su questo aspetto sollecitato da una considerazione dei consiglieri della Lega Nord - I costi per la disabilità sono i più alti della zona

Trovare nuove strategie per garantire ai disabili castellanzesi tutto il sostegno possibile. Il consiglio comunale ha ragionato su questo aspetto sollecitato da una considerazione dei consiglieri della Lega Nord, Angelo Soragni e Marinella Colombo: «Sono assolutamente d'accordo sui soldi che noi spendiamo per i nostri pazienti – le parole di Soragni -. Abbiamo 30 disabili a Castellanza compresi i pazienti psichiatici, con una spesa complessiva annua di 800mila euro, a cui dobbiamo aggiungere le spese degli insegnanti di sostegno. Riusciremo in futuro ad erogare questo servizio? Riusciremo a trovare ogni anno circa un milione di euro? Castellanza presenta una percentuale di pazienti disabili forse tra le più alte della provincia di Varese e anche la spesa risulta essere importante. Credo che sia fondamentale a questo punto una strategia comune da parte di tutti i sindaci della provincia. La Lega da sempre è sensibile a questo tema, infatti con il nuovo governo è stato istituito il ministero della famiglia e della disabilità e questo fa ben sperare per il futuro».

Sì, la cifra pagata dal Comune di Castellanza per i servizi è la più alta della zona. A confermarlo l'assessore ai servizi sociali, Cristina Borroni:  «Noi spendiamo 798.500 euro per tutte le atttività previste per le disabilità, Fagnano Olona 250mila e 653 euro, Olgiate 171mila euro, Marnate 153mila euro, Gorla Minore 150mila euro, mentre Gorla Magiore 164mila e 150 euro. Questo è un tema che ci sta a cuore: a fronte della variazione di bilancio, ho chiesto agli uffici controlli caso per caso per sapere se tutti gli inserimenti in strutture erano necessari. E la risposta è stata sì!». «Stiamo cercando di razionalizzare la spesa – ha voluto ribadire il vicesindaco -, facilitando per esempio, laddove è permesso, l’inserimento in casa di riposo per gli over 65. Questo può portare risparmi anche se non possiamo obbligare nessuno».

Discorso a parte quello dei minori, il cui «inserimento in struttura poteva essere effettuato come intervento di prevenzione, ma ora non è più così. Sul nostro territorio, dove è attiva anche l’assistenza domiciliare e il centro diurno nella corte dell'orologio, si cerca fino all’ultimo di evitare l'inserimento». Attuamente in città ci sono 5 situazione di affidi, di cui 2 riguardano fratelli: «Sicuramente va aggiornata la campagna affidi. In futuro è previsto l’appalto della tutela minori, anche se comunque affidi e adozioni sarebbero campo dell’Ats». 

Il consigliere Mino Caputo ha chiesto inoltre all'amministrazione se «si pensa di attivare linee di recupero di partecipazione da parte delle famiglie». «Il nuovo regolamento Isee – ha risposto l'assessore Borroni – prevede un progetto individualizzato per ogni persona e una compartecipazione di spesa, concordata in modo graduale. Finora i disabili hanno pagato una quota fissa, mentre ora ci sarà chi dovrà dare un contributo maggiore se il suo Isee risulta alto. Saranno comunque pochi casi dato che per i disabili l'Isee è calcolato individualmente». 

Redazione
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Pubblicato il 31 Luglio 2018
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