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Bus, dalle rilevazioni Arpa «nessun rischio per la salute»

Dai rilievi di Arpa non sono emerse misurazioni di rumorosità che possano configurarsi come dannose per la salute

Bus, sempre bus, fortissimamente bus. Da più di un anno la modifica dei percorsi cittadini dei pullman fa discutere Busto Garolfo, tanto tra i banchi del Parlamentino cittadino quanto per le vie del paese. É Arpa che ora mette un primo punto alla questione, con il "responso" relativo ai rilievi fonometrici richiesti a gennaio, effettuati tra il 14 e il 21 maggio.

Qualche problema, a causa delle condizioni meteo, durante i rilievi c'è stato. Soprattutto per quanto riguarda il punto di rilevazione di via Carroccio all'angolo con via Don Longoni, dove le piogge particolarmente intense hanno causato lo spegimento della postazione e la conseguente perdita dei dati rilevati. La postazione di via Monte Bianco, invece, «stando a quanto afferma Arpa, è stata messa in pausa manualmente venerdì 18 maggio – spiegano da Palazzo Molteni -, escludendo così dai rilevamenti tutto il sabato e tutta la domenica, giorni in cui il traffico è di minore entità e quindi significativi nel calcolo della media settimanale». 

Ma anche se «i dati così raccolti non sono esaurienti da un punto di vista tecnico» e «il monitoraggio verrà completato alla ripresa dell’anno scolastico – sottolinea la lista civica al timone del paese –, quanto risulta da questa prima sessione è confortante. Le note che Arpa allega ai dati sin qui raccolti, sono tranquillizzanti: in nessun caso si riscontrano misurazioni di rumorosità che possano configurarsi come dannose per la salute. La normativa nazionale prevede infatti che i decibel per le zone urbane e residenziali possano arrivare a 65 nella fascia diurna e 55 nel periodo notturno. In questo senso i dati di Busto Garolfo rientrano tutti in questi parametri. Le insufficienze rilevate da Arpa sono legate alla conformità al Piano di zonizzazione acustica di Busto Garolfo: è datato 2004, non è mai stato verificato e non è mai stato aggiornato negli anni, da nessuna giunta, in conseguenza alle trasformazioni urbanistiche successive».

La via che si è rivelata più rumorosa, peraltro, è via Manzoni, che non è tra quelle interessate dal transito dei bus. «Questo dato – commenta l'assessore alla viabilità Mauro Zanzottera – conferma come la riorganizzazione dei tragitti degli autobus fosse necessaria: prima del nostro operato, infatti, via Manzoni, era percorsa anche da 280 bus al giorno e questo peggiorava ulteriormente la situazione».

Dall'analisi di Arpa, poi, è emerso anche che i livelli di rumorosità non conforme sono riscontrabili anche nelle ore notturne, ovvero nelle ore in cui gli autobus non transitano. «A livello di inquinamento acustico, insomma, il traffico veicolare privato può essere individuato come responsabile principale – evidenziano da Busto Garolfo Paese Amico –. E allora, aver reso via Bellini (e altre vie interessate dal nuovo percorso dei bus) una strada a senso unico, rappresenta, dal punto di vista dell’inquinamento acustico, una decisione certamente utile».

«I dati sin qui analizzati dall’Agenzia per la Protezione dell’Ambiente ci danno ragione – commenta il sindaco Susanna Biondi –: dal punto di vista del rumore, non ci sono zone del paese a rischio e la riorganizzazione dei percorsi dei bus ha consentito di alleggerire la situazione in vie che ancora oggi, dopo lo spostamento delle linee del trasporto pubblico, risultano tra le più rumorose. La nostra intenzione – conclude la prima cittadina – è di proseguire nel rinnovamento, per rendere il nostro paese sempre più vivibile».

«Di fronte a queste problematiche – le fa eco Zanzottera – riteniamo che la strada corretta sia quella di favorire, con tutti gli strumenti possibili, una mobilità sostenibile. In questo senso ci siamo già mossi con progetti come il pedibus, stiamo lavorando al bicibus e stiamo ampliando le ciclabili interne. A settembre presenteremo un progetto che punta a migliorare nel tempo la qualità dell’aria, con ampie alberature che hanno anche funzione fonoassorbente. La nostra partecipazione all’Agenzia della mobilità di Città metropolitana è costante così come lo è la nostra richiesta di rinnovo dei mezzi pubblici, in ottica di minor impatto ambientale e acustico. Riteniamo che un buon servizio pubblico di trasporto vada sostenuto e che si debba puntare a diffondere l'abitudine all'utilizzo. È questa la strada per creare intorno a noi luoghi di vita più sani, rispettosi dell'ambiente e della salute di chi ci vive».

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 18 Luglio 2018
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