(m. tajè) – A distanza di 15 giorni, l'amministrazione comunale prende finalmente posizione sulla vicenda. Ringraziamo come sempre per la collaborazione, ma non possiamo tacere il disappunto per la definizione attribuita al nostro servizio (clicca qui), considerato incompleto e impreciso. In maniera ripetuta, nella fase conoscitiva della questione, proprio allo scopo di essere precisi e completi, abbiamo richiesto informazioni all'ufficio stampa del Comune di S.Vittore Olona senza ottenere risposte. L'ultimo invito dell'amministrazione manifestava soltanto di segnalare l'avvenuta pubblicazione del servizio, perchè così il sindaco avrebbe successivamente risposto.

In giornata, attraverso chiarimenti avuti sia con il sindaco Marilena Vercesi, sia con l'assessore ai servizi sociali Antonella Lattuada, abbiamo appreso che la definizione di servizio incompleto e impreciso non era attribuito al nostro lavoro di indagine, ma alle informazioni ricevute. Ringraziamo per la collaborazione.

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A seguito dell’articolo apparso su “Legnano news” in data 3 luglio u.s., questa Amministrazione sente il bisogno di fare chiarezza a sollievo dei cittadini  fragili che, diversamente e di conseguenza a suddetto articolo, potrebbero formulare opinione  non corretta sulle procedure per la presa in carico da parte del ns. Ente, riguardo a persone con problematiche così delicate.

L’articolo di cui sopra, a proposito della sig.ra Luppi Artilla,  è incompleto e impreciso, non dando contezza dei numerosi e tempestivi interventi effettuati dai Servizi Sociali comunali, documentalmente provati, e delle scelte discrezionali difformi liberamente effettuate dai famigliari della signora.

I Servizi comunali si sono attivati costantemente e tempestivamente, provvedendo a quanto di loro competenza e dando ai familiari della Signora Luppi tutte le indicazioni e il supporto necessari per accedere e ottenere i servizi forniti dal Comune, dal Piano di Zona del Legnanese e, anche andando oltre quanto di propria stretta competenza, dal Sistema Sanitario Nazionale.

Al contrario, i familiari di nonna Artilla, non hanno presentato la documentazione necessaria per accedere ai servizi, obbligatoriamente standardizzata a garanzia dei principi di imparzialità e corretta allocazione delle risorse pubbliche, nonostante la costante assistenza prestata dal nostro ufficio Servizi Sociali al riguardo, e hanno scelto di non avvalersi dell’assistenza domiciliare integrata.

Gli uffici comunali non possono sostituirsi alla famiglia nelle scelte di merito sull’utilizzo delle risorse familiari – di tempo ed economiche – disponibili, né possono fornire servizi perfettamente corrispondenti alle aspettative dei cittadini, “su misura”,  dovendo confrontarsi con le norme di legge e con le disponibilità di bilancio, ma restano comunque a disposizione per assistere i tre nipoti della Signora Luppi nel completamento delle pratiche per l’inserimento dell’anziana nella struttura prescelta, anche per quanto riguarda la formalizzazione degli impegni finanziari per il trasferimento della pensione e delle altre somme di cui i familiari potranno farsi carico in favore della struttura stessa, e alla successiva formalizzazione della domanda al Comune per l’eventuale integrazione della retta per la parte residua.

Se i tre nipoti della sig.ra Luppi ritengono di non poter farsi carico del confronto con gli uffici pubblici per la risoluzione della situazione riguardante la nonna, è possibile che richiedano la nomina di un amministratore di sostegno che potrà loro sostituirsi nella gestione delle procedure di gestione amministrativa, medica e finanziaria. Anche per tale scopo questa Amministrazione, attraverso i propri uffici,  dichiara la più ampia disponibilità.