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Accam, il Comitato: “Superata la soglia di inquinamento nonostante i nuovi filtri”

L'intervento per i nuovi filtri è costato 3,5 milioni - Il Comitato Ecologico Inceneritore e Ambiente Borsano torna a chiedere ai sindacidi votare per la chiusura dell'inceneritore 

Il Comitato Ecologico Inceneritore e Ambiente Borsano contesta Accam per per mancanza di trasparenza e torna a chiedere ai sindaci dei comuni soci di votare per la chiusura dell'inceneritore in occasione della riunione del 28 giugno. 

«Accam – denuncia il portavoce del Comitato, Adriano Landono – ha scoperto che ARPA è intervenuta due volte in questi pochi mesi di attività del 2018 dopo l'intervento costato 3,5 milioni di euro perchè fuori legge nel superamento dei dati inquinamento sul valore delle polveri.  Questo parametro è stato superato fuori legge con intervento di ARPA anche due volte nel 2016 e due volte nel 2017. Accam aveva comunicato che conl'intervento di cambio dei filtri, portandoli a secco, questo problema si sarebbe risolto ma la realtà dice che non è vero nonostante siano stati spesi 3,5 milioni di euro il problema resta e ci preoccupa».

Anche gli altri dati importanti di inquinamento, ribadisce Landoni, non sono tra i migliori in Lombardia e in particolare «nel mese di Maggio sono aomentate le medie mensili di Ossidi di Azoto ( Nox ) e acido cloridrico (Hcl) sopratutto in modo esponenziale dovuto alle plastiche da chissà quale provenienza. Ci ricordiamo che nel 2004 sono scoppiate contemporaneamente tutte e due le caldaie provocando per ore fumo nero e non sappiamo ancora la causa, mentre nel 2009 Accam ha ricevuto una diffida ai sensi dell'art 11 comma 9 del d.lgs 59/05 da Regione Lombardia per essere stata fuori legge nei limiti di Ossidi di Azoto (NOx) nel 2008».

Il Comitato ricorda anche l'esame epidemiologico condotto fa Ats Milano Citta Metropolitana e Ats Insubria, «i quali – ricorda Landoni –  hanno concluso nell'esame epidemiologico che nella zona di ricaduta dei fumi inceneritori Accam ci sono 20 casi di ricoveri cardiovascolari causati dall'inquinamento inceneritore Accam». Episodi di inquinamento fuori legge che, insistono gli ambientalisti – «ormai sono periodici senza sapere quali siano gli effetti dannosi sulla salute».

Per tutte queste ragioni e «visto che l'inceneritore Accam e' il peggiore sul rendimento energetico di tutta la Lombardia e  che Regione Lombardia ha detto che il 5% bruciato da Accam non è strategico e se i soci decidono di spegnerlo non ci sono problemi», il fronte del "no" inceneritore chiede «a tutti soci nella riunione del 28 giugno 2018 di fare uno sforzo e trovare la soluzione per chiudere l'inceneritore come stabilito nel 2021 oppure prima mantenendo la società Accam pronta per nuove sfide tecnologicamente pulite poichè i tempi dicono che l'era dell'incenerimento è finita prima che succeda ancora qualche incidente grave come già successo».

 

Redazione
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Pubblicato il 27 Giugno 2018
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